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Bancor Contro la Povertà in Kenya, Lancia un Token Comunitario Locale

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jun 19, 2018, 11:17 UTC

La rete di liquidità decentralizzata Bancor, ha di recente stretto una partnership con l’associazione per scopi benefici Grassroots Economics che opera in Africa dal 2010. L’intento è di sviluppare un token comunitario in Kenya ad uso della comunità locale, per promuovere l’economia nei villaggi dove la moneta ufficiale è poco presente o assente.

Token Kenia

Bancor intende supportare l’attività già svolta da Grassroots, la quale con i suoi programmi di monete comunitarie cartacee è riuscita a creare comunità economiche indipendenti in molte località africane. Forte di questo know how e dell’esperienza maturata sul campo, la nuova moneta comunitaria basata su blockchain partirà in via sperimentale nelle regioni di Kawangware e Kibera. Due regioni keniote ai margini della società.

Come Funziona il Token Comunitario per l’Africa

Grassroots usa il protocollo Bancor per espandere l’attuale sistema di valute comunitarie cartacee, usando la rete blockchain-based già avviata. Il token comunitario potrà quindi essere scambiato sulla piattaforma di Bancor in cambio di altre criptovalute come il bitcoin o in cambio di monete fiat come lo scellino keniota.

Usare Bancor significa eliminare servizi di terze parti per la gestione degli scambi con un notevole risparmio sulle commissioni, fattore che diventa vitale in regioni povere come in Africa.

La gestione del token comunitario keniota avverrà attraverso gli smart contract, garantendo sicurezza e fiducia all’interno della comunità. Naturalmente il progetto richiede un salto di qualità, perché la moneta non sarà cartacea ma digitale. Di conseguenza sarà necessario distribuire supporti elettronici come smartphone tra le persone oggetto del progetto pilota.

Blockchain e Società Più Eque

Nel 2017 ci avevano già pensato le Nazioni Unite distribuendo Ethereum tra i rifugiati siriani presenti nei campi in Giordania. Grazie alla distribuzione gratuita di ETH tra i rifugiati, era stato possibile alimentare una economia all’interno dei campi profughi per creare un minimo di normalità e di auto sostentamento economico in una condizione dove di solito si dipende totalmente dal sostegno altrui.

Come Funziona il Sistema Grassroots Economics

Gassroots Economics, ha ideato delle monete regionali che suppliscono alla carenza di moneta nazionale. La moneta è comunque legata a quella a corso legale grazie a una attività di cambio. Da questo punto di vista la moneta comunitaria è una sorta di stablecoin.

 La moneta comunitaria permette alle persone di comprare prodotti e ai commercianti di riceverla come compenso per i prodotti venduti. Viene così stimolata l’economia locale creando un beneficio che va oltre quello economico.

 Il risultato è una crescita nella fiducia interna alla comunità, un netto calo dei crimini e furti, una maggiore scolarizzazione, una enorme crescita delle attività commerciali. Si creano nuovi posti di lavoro, la food security aumenta drasticamente riducendo la fame.


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Dalle Valute Parallele Cartacee alla Blockchain

Le valute parallele cartacee non sono una novità, anche in Italia esistono forme di valute parallele all’euro. In Sardegna è molto diffuso il Sardex, nato principalmente per sostenere le aziende che non possono accedere facilmente al credito bancario. Il modello fino a ora vincente, permette il passaggio di valore all’interno della rete tra commercianti e clienti in un equilibrio fatto di fiducia tra commercianti e clienti non più fornito dai tradizionali canali sociali.

Le blockchain sulle quali circolano le criptovalute amplificano e migliorano la diffusione delle valute parallele. Non solo Ethereum con i token ERC20, ma anche le colored coins sulla Bitcoin Cash Network (inizialmente progettate per Bitcoin).

Le monete comunitarie saldamente collegate ai sistemi economici più ampi e che fanno da garanti, possono essere una via di futuro per molte regioni povere del mondo. Economie che si sviluppano dal basso, autosufficienti e autonome finalmente libere.

 

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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