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Rallentamento dei servizi in Cina riaccende le scommesse su un allentamento della politica, mentre i trader si preparano agli effetti a catena in tutta l’Asia.
Mercoledì 5 novembre, i trader hanno rivolto la loro attenzione al RatingDog China General Services PMI. Il Services PMI è sceso da 52,9 a settembre a 52,6 in ottobre, segnalando una perdita di slancio economico.
Il sondaggio di ottobre ha rivelato diversi sviluppi chiave:
Il calo del Services PMI e del Manufacturing PMI ha portato il RatingDog China General Composite PMI a scendere da 52,5 a settembre a 51,8 in ottobre.
Si sono riscontrati temi comuni nel settore privato, il che potrebbe aumentare le prospettive di un sostegno politico da parte di Pechino. Tra questi, la compressione dei margini e i tagli all’occupazione.
Yao Yu, fondatore di RatingDog, ha commentato:
“Per quanto riguarda le singole componenti, la domanda di servizi è rimasta in espansione in ottobre, sebbene le performance siano divergenti. In particolare, a causa dell’aumentata instabilità nel contesto del commercio globale, il nuovo business export è sceso in territorio contrattivo. Il mercato interno ha registrato un certo miglioramento della domanda e il totale dei nuovi ordini è rimasto in espansione, con un’accelerazione del ritmo di crescita.”
Sottolineando l’importanza delle pressioni sui prezzi e dei margini di profitto, Yao Yu ha aggiunto:
“Per quanto riguarda gli indicatori di prezzo, i prezzi degli input sono aumentati per l’ottavo mese consecutivo, raggiungendo il livello più alto dal mese di ottobre 2024. I prezzi di output sono tornati in territorio contrattivo questo mese. Questa volatilità è dovuta alle strategie di prezzo divergenti adottate dalle imprese: alcune hanno aumentato i prezzi per trasferire le pressioni sui costi, mentre altre hanno offerto sconti per garantire le vendite. I margini di profitto nel settore dei servizi sono rimasti sotto pressione.”
I mercati finanziari hanno reagito rapidamente al comunicato del PMI, riflettendo le preoccupazioni per le prospettive economiche fragili della Cina.
In risposta al report del PMI di ottobre, il Hang Seng Index è sceso brevemente fino a 25.596, per poi salire a un massimo post-report di 25.712.
Mercoledì 5 novembre, l’indice era in calo dell’1,09% attestandosi a 25.670 nella sessione mattutina. Le pressioni sui prezzi e un mercato del lavoro in rallentamento hanno appesantito il sentiment.
Nel mercato dei cambi, la coppia AUD/USD ha mostrato una reazione mista ai dati del PMI, salendo fino a un massimo post-report di 0,64718 dollari per poi scendere fino a un minimo di 0,64663 dollari a causa delle preoccupazioni sulla domanda. Il 5 novembre, la coppia AUD/USD scambiava con un ribasso dello 0,32% a 0,64680 dollari.
Il dollaro australiano rimane sensibile sia ai dati economici cinesi sia alla politica commerciale statunitense.
La settimana scorsa, il Presidente Trump e il Presidente cinese Xi hanno concordato un armistizio commerciale della durata di un anno. Sebbene dazi più bassi possano sostenere l’economia cinese, gli economisti si aspettano ulteriori stimoli da Pechino per rafforzare il consumo interno.
I dati del PMI di ottobre hanno evidenziato una continua compressione dei margini, che sta incidendo sul mercato del lavoro. Un aumento della disoccupazione potrebbe ridurre la spesa dei consumatori, mettendo a rischio l’obiettivo di crescita del PIL del 5% fissato da Pechino.
Guardando avanti, i dati commerciali di ottobre, in uscita venerdì 7 novembre, offriranno ulteriori elementi di valutazione dell’ambiente della domanda. Un rallentamento delle importazioni e delle export potrebbe alimentare le speculazioni su un pacchetto di stimoli significativo da parte di Pechino. D’altra parte, una domanda robusta potrebbe consentire a Pechino di posticipare le misure politiche.
Novembre potrebbe rivelarsi decisivo per i mercati azionari della Cina continentale. Dati ottimistici e il sostegno politico potrebbero spingere il CSI 300 e lo Shanghai Composite a raggiungere nuovi massimi nel 2025. Al contrario, dati più deboli e l’assenza di supporto politico potrebbero compromettere il rally previsto per il 2025.
Il CSI 300 ha registrato un aumento del 16,43% dall’inizio dell’anno, mentre lo Shanghai Composite è salito del 17,54%. Tuttavia, l’Hang Seng Index guida i guadagni, con un’impennata del 27,78%. Un sostegno politico contrasterebbe probabilmente i dati deboli, delineando un outlook rialzista.
I dati commerciali di venerdì potrebbero decidere se Pechino interverrà — o si tirerà indietro.
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Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.