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Criptovalute troppo volatili? Ecco quelle stabili: Tether, TrueUSD, Dai, bitCNY

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 23, 2018, 11:12 UTC

Si chiamano stablecoin e sono criptovalute come le altre, ma a differenza delle altre il loro valore resta stabile nel tempo e fluttua molto poco.

Stablecoin

Il valore di una stablecoin è quasi sempre legata al dollaro, ma non è sempre così. Esse nascono come risposta alle criptovalute continuamente esposte alla volatilità dei mercati. Alcune di esse hanno una funzionalità diventata “vitale” anche per il mercato delle monete digitali super volatili.

  • Tether (USDT).
  • TrueUSD (TUSD).
  • Dai (DAI).
  • BitCNY (BITCNY).

Queste le quattro stable coin più conosciute e interessanti del panorama.

Tether USDT

Tether è la più conosciuta di tutte perché molti exchange di criptomonete la usano come fosse il dollaro. Per ogni USDT in circolazione c’è 1 USD conservato in un fondo di garanzia. Anche se in molti negli ultimi mesi hanno messo in seria discussione la reale disponibilità di dollari da parte di Tether.

Tether vale circa 2,52 miliardi di dollari ed è scambiato tra i 0,92 ed 1,03 USD. Stabilissima eppure fragile. Semmai dovesse fallire per insolvenza, sarebbe davvero un grosso guaio e potrebbe trascinare al collasso completo i crypto exchange.

Scopri come fare trading con Tether attraverso la nostra guida completa.

TrueUSD (TUSD)

TrueUSD è simile a Tether. La startup dietro la stablecoin garantisce che il 100% dei 18,5 milioni di TUSD circolanti sono garantiti da USD legalmente protetti in un conto di garanzia. Avrebbero più banche partner che garantiscono la presenza dei fondi.

Non è dato sapere quali siano queste banche, ma qui è disponibile lo smart contract del token TUSD generato sulla Ethereum Network.

Lo stable token è listato su Bittrex, Upbit e Binance. Il grosso dei movimenti si fa su Binance: circa il 58% del totale. Meno stabile di Tether, il prezzo oscilla tra i 0,93 e 1,30 USD. Coinmarketcap lo colloca al 366° con un market cap di 18,7 milioni di USD.

Fai trading con TrueUSD su Binance.

Dai (DAI)

Dai è una stablecoin particolare. Essa nasce sulla piattaforma MakerDAO, ecosistema digitale nato allo scopo di fornire soldi in prestito alle persone in forma decentralizzata. In pratica i Dai sono garantiti da uno smart contract generato dalla persona che richiede il prestito in Dai.

A fronte di un deposito in ethereum si riceve una certa quantità di Dai, il cui valore è poi “stabilizzato” sul prezzo del dollaro americano.

MakerDAO è una specie di auto-finanziaria decentralizzata implementata nella Ethereum Network, dove coesistono altri token con funzioni diverse.

Ci sono 38 milioni di Dai in circolazione al momento, per un valore complessivo di 37,7 milioni di USD. Coinmarketcap colloca il token al 242 esimo posto. Il prezzo di un DAI, nella sua recente vita, è variato abbastanza per essere una criptovaluta stabile: 0,88 – 1,12 USD.

BitCNY (BITCNY)

Lo dice il nome stesso, BitCNY è una stable coin legata allo yuan cinese. Tecnicamente non può essere vista come una altcoin, ma come un bene di mercato ancorato allo yuan cinese. Non lo troverai negli exchange di criptovalute, BITCNY esiste sulla blockchain di BitShares e viene scambiato sugli exchange decentralizzati di questo ecosistema. Per fare trading con esso bisogna iscriversi su OpenLedger.

Altre Stablecoin arriveranno presto

La startup Circle ha allo studio una piattaforma blockchain mediante la quale generare una sua nuova moneta digitale legata al valore del dollaro USA. Si chiamerà Circle USD Coin.

La piattaforma, sviluppata da CENTRE, potrà “stampare” tutte le stablecoin che si vogliono a patto di seguire le regole stabilite.


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A Cosa Servono le Stablecoin?

L’idea generale è avere una moneta virtuale stabile perché legata a una valuta reale come il dollaro (ma potrebbe essere anche l’euro), ed usarla per fare acquisti online, prestiti finaniari, trading con le criptovalute “fluttuanti”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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