Euro Dollaro in Equilibrio Precario, con i Rischi Geopolitici e la FED Accomodante che Frenano nuovi Allunghi

Il prezzo dell’euro dollaro mostra un andamento incerto e privo di direzionalità nella seduta di martedì, muovendosi sopra il livello annuale 1,1759 in un contesto di scambi ridotti e tipici della fase di fine anno. Dopo il rally che ha portato il fiber a ridosso dei massimi trimestrali in zona 1,1800, il mercato sembra prendersi una pausa, con gli operatori riluttanti ad assumere nuove posizioni significative in vista delle festività di Capodanno. La combinazione tra liquidità sottile e aumento delle tensioni geopolitiche globali sta comprimendo la propensione al rischio e limita, almeno nel breve periodo, ulteriori tentativi di apprezzamento dell’euro dollaro.

Panoramica fondamentale

Dal punto di vista strutturale, il quadro di fondo resta favorevole all’euro dollaro. Il biglietto verde è avviato a chiudere una delle peggiori performance annuali degli ultimi anni, penalizzato dal cambio di prospettiva sulla politica monetaria statunitense. La Federal Reserve, dopo aver effettuato l’ultimo taglio dei tassi nel meeting di dicembre, ha lasciato intendere che il ciclo di allentamento non è concluso e che nel 2026 potrebbero arrivare ulteriori riduzioni. Il mercato, anzi, continua a scontare uno scenario ancora più accomodante, con una o più mosse espansive già nel corso dei prossimi trimestri.

Sul fronte europeo, la situazione appare più stabile. La Banca Centrale Europea sembra aver raggiunto la fine del suo ciclo di allentamento e mantiene una linea attendista, ancorata a un approccio fortemente dipendente dai dati. Questa divergenza tra una BCE ferma e una FED orientata a nuovi stimoli rappresenta uno dei principali pilastri del trend rialzista che ha sostenuto il fiber nel corso del 2025, consentendo al cambio di mettere a segno un apprezzamento a doppia cifra su base annua.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1765, in ribasso dello 0,06% ed all’interno di una fase di bassa volatilità ma il posizionamento da diversi giorni sopra il livello annuale 1,1759 lascia ben sperare per una continuazione rialzista, confermata solamente da una decisa chiusura sopra il livello chiave 1,1800, con la resistenza 1,1850 e il livello chiave 1,1900 a rappresentare i principali obiettivo LONG.

Al ribasso, una chiusura sotto 1,1750 potrebbe portare gli orsi a tentare a mettere pressione all’euro dollaro, il quale potrebbe ritestare prima il livello chiave 1,1700 e successivamente il livello annuale 1,1655.

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