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Verge Coin è una Truffa? Tutto Quello che c’è da Sapere

Da:
Fabio Carbone

Verge coin è una truffa? Secondo molti sì. Ma come stanno veramente le cose? E perché nel web c’è chi sostiene che la criptovaluta XVG è una SCAM? Se stai pensando di investire in Verge, è bene che tu legga questo articolo; toccheremo i punti più importanti della questione: essi ti aiuteranno a formare una opinione personale sulla situazione. Prima, però, alcuni cenni su cosa è Verge e come funziona

Verge, scam

Cosa è Verge e come funziona?

Vergè è una criptomoneta con una piattaforma blockchain decentralizzata autonoma, sviluppata a partire dal codice sorgente originale di Bitcoin. Si considera una coin incentrata sulla privacy degli utenti. L’anonimato delle transazioni è garantito dall’implentazione nel codice sorgente di connessioni multiple con le network anonime Tor e I2P. Le due network sono conosciute per la loro capacità di immergere l’utente nel deep web. Gli IP delle transazioni sono offuscate e rese completamente irrintracciabili. Verge, secondo i suoi sviluppatori, offre transazioni veloci e con basse commissioni.

Di Verge coin si può fare il mining, infatti, la criptovaluta usa il metodo di consenso PoW e vari algoritmi per garantire la sicurezza della rete. Gli algoritmi usati per il mining di Verge sono: , LyraNamely, Scrypt, X17, Lyra2rev2, myr-groestl, blake2s.

Ma passiamo ora alle motivazioni che spingono molti, anche tra gli esperti, a considerare Verge una truffa.

verge

Cosa è successo in sintesi

Ha destato scalpore a fine marzo 2018 l’annuncio a sorpresa di un accordo firmato con una nota società web dell’industria a luci rosse, che avrebbe permesso ai suoi clienti di pagare i servizi offerti anche con Verge. Nello stesso periodo la network della moneta digitale subisce un attacco informatico del 51% che mostra la vulnerabilità della piattaforma. Il team, intanto, viene accusato di aver distratto parte dei soldi di una raccolta fondi da loro stessi richiesta per finanziare lo sviluppo del progetto. Non basta, perché a maggio un nuovo attacco mette in ginocchio il progetto.

Tutti questi elementi hanno condotto gli analisti a considerare Verge una truffa.

Il prezzo di Verge nei mercati

Come si può notare dal grafico dei prezzi di Verge qui sotto, dopo il picco di metà aprile dovuto all’annuncio della partnership con l’azienda dell’industria Adult, il prezzo di Verge è crollato miseramente su valori che, alla luce dei fatti, dobbiamo considerare quelli corrispondenti al reale valore del progetto.

 Tutto ha inizio a metà marzo

In contro tendenza rispetto alle altre criptomonete, Verge fa segnare incrementi di valore straordinari nel giro di 30 giorni circa: dal minimo del 18 marzo al massimo del 16 aprile.

Cosa spinge il prezzo su. Alla fine di marzo il team sparge la voce su una presunta partnership molto importante, quindi la conferma con una notizia ufficiale secondo la quale a breve Verge stringerà una collaborazione commerciale con una famosa azienda di pagamenti online. La conferma della notizia fa guadagnare a XVG fino al 234% in poco tempo. La strategia marketing per distogliere l’attenzione da altri problemi che stanno emergendo funziona bene.

L’attacco del 51%

Tutto sembra procedere secondo i piani stabiliti. Le quotazioni di Verge salgono e gli investitori sono contenti. Ma il 4 aprile si ha notizia di un attacco del 51% sulla Verge network. 250 mila nodi vengono compromessi e solo un hard fork riesce a ristabilire la situazione, ma passano giorni prima che la pezza venga applicata alla falla. Non è tutto, il team pubblica la notizia dell’attacco 51% solo dopo che l’hacker autore dell’attacco – OCMiner – rivela l’accaduto su Reddit.

I fondi, distratti?

Nonostante il grave evento che fa perdere il 25% del valore nei mercati, il prezzo della coin si ristabilisce in breve tempo e riprende l’anomala corsa verso l’alto.

Questo è il momento buono pensano dal team, forse studiato a tavolino, per spostare una parte dei Verge frutto della raccolta fondi precedente, presso un exchange di criptovalute. Viene da pensare che forse lo spostamento del grosso quantitativo di Verge doveva concludersi con uno scambio, per incassare i guadagni effetto dell’operazione di pump and dump appositamente pianificata.

Fatto sta che nella community alcuni si accorgono dello spostamento e lanciano l’allarme su Reddit. Si scopre, infatti, che 18 milioni di USD di controvalore sono stati spostati dagli indirizzi dei wallet indicati come quelli della raccolta fondi. Il team prova a giustificarsi affermando che in realtà quei soldi dovevano servire per pagare Ledger, che avrebbe dovuto inserire Verge nel proprio hardware wallet. La società francese Ledger smentisce ufficialmente la trattativa commerciale e il team si mette nei guai.

Poi arriva il crollo

Ma il mercato sembra essere apparentemente immune a tutti questi eventi nefasti e il prezzo continua a salire. Poi arriva il 16 aprile, giorno in cui Verge rivela al mondo la partnership importante con l’azienda di pagamenti online. L’ora dell’annuncio (le 15.00) si avvicina e XVG coin raggiunge il picco del periodo.

Il team svela il nome dell’azienda in un video live: la partnership è con Pornhub. Gli investitori alle prime armi credono sia una buona notizia, credono che il prezzo salirà ancora, invece è proprio qui che finisce tutto. Terminata l’attesa, diffusa la notizia, i lupi del trading vendono a ripetizione incassando l’enorme guadagno del 234% in 30 giorni. Un bel pump and dump ben sfruttato da chi di queste cose se ne intende; per tutti gli altri si consiglia la visione di film dedicati “ai lupi di Wall Street” e alla loro immensa spregiudicatezza.

A questo punto la frase ‘Verge è una truffa’ diventa popolare nel web e non trova certo buone notizie che possano sostenere il contrario. Perché il mese di maggio si conclude con quello che agli occhi di molti sembra essere il colpo di grazia al progetto Verge.

Maggio: il colpo di grazia

Il 22 maggio 2018 un tweet postato dall’account Twitter @Vergecurrency annuncia che alcune mining pool sono sotto attacco DDOS, che la generazione dei blocchi è in ritardo. Sono i chiari segnali di un secondo attacco del 51% alla rete Verge.

Questa volta l’attacco ruba 35 milioni di XVG, pari a 1,4 milioni di USD di quel periodo. L’attacco risulta ben peggiore del primo, in cui furono rubati soltanto 250 mila XVG.

OCMiner interviene ancora una volta per mettere a nudo tutta l’incompetenza degli sviluppatori. Questi afferma che la falla non è stata risolta con l’hard fork precedente e che il furto questa volta è stato condotto semplicemente usando due algoritmi per dividere la catena e usarla a proprio vantaggio.

La fiducia nel progetto risulta così definitivamente minata. Da maggio nei mercati la quotazione di Verge è calata fino a tornare sui minimi del 18 marzo. Come dire, il ciclo della truffa Verge è giunta all’epilogo.


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Cosa ci insegna il caso Verge?

Casi come questo, ci insegnano quanto la città delle criptovalute sia ancora un contesto non sempre di facile interpretazione. Una realtà in cui le regole sono poche e quelle esistenti difficili da applicare. Il piccolo investitore deve imparare a camminare tra le strade della crypto city sapendo che essa è sprovvista di una mappa. Prima di investire è fondamentale studiare affondo i progetti, altrimenti è meglio affidarsi ai broker regolamentati come eToro, i quali hanno creato negli anni contesti di investimento finanziario sicuri e tutelati a favore dei piccoli risparmiatori. Per sapere come comprare la criptovaluta Verge, leggi la nostra guida.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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