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Cos’è e come funziona l’Ocse (OECD)

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Aug 28, 2019, 10:53 UTC

Cos’è e come funziona l’Ocse (OECD)? Guida completa per conoscere più da vicino l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la struttura organizzativa, la storia, i Paesi che ne fanno parte.

OCSE - OECD

L’OCSE è l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, essa è conosciuta anche con il nome inglese di OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development). Ha sede a Parigi, in Francia, ed è una organizzazione internazionale il cui obiettivo è costruire politiche migliori per una vita migliore. Si occupa di cooperazione internazionale per favorire prosperità, uguaglianza, pari dignità e benessere delle società.

Continua quindi, qui su FXEmpire.it, la serie di articoli educativi dedicati alle maggiori istituzioni e organizzazioni internazionali. Dopo avere conosciuto il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea, il Wto ed anche l’ASEAN, eccoci qui a parlare di cos’è l’OCSE (OECD).

Approfondiremo la conoscenza di questa organizzazione, scoprendo cosa fa, quali sono i membri, i progetti in corso e anche come è possibile lavorare per l’OCSE.

Cos’è l’OCSE?

L’OCSE, conosciuta in francese con il nome di Organisation de coopération et de développement économiques (OCDE), è un “luogo” di confronto tra le nazioni che ne fanno parte su temi di politica economica.

Le nazioni si riuniscono per affrontare problemi comuni e trovare quindi terreni di confronto e cooperazione internazionale a favore delle rispettive popolazioni, e delle società dei Paesi che vivono condizioni di arretratezza economica o difficoltà di vario genere.

La cooperazione ha un ampio respiro, non è solo governativa ma anche sociale: l’intera società civile è coinvolta.

Le norme internazionali costruite e promosse in sede OCSE, coinvolgono i governi e i responsabili politici, e i cittadini.

Cosa fa L’OCSE

L’OCSE cerca soluzioni che si basano sull’evidenza dei fatti, per combattere problemi sociali come la povertà, ma anche sfide ambientali come l’emergenza climatica che noi tutti viviamo.

L’impegno dell’organizzazione è favorire progetti di cooperazione per aumentare i livelli occupazionali, ed anche migliorare il livello d’istruzione delle nuove generazioni. Non manca la lotta all’evasione fiscale internazionale, che ad altro livello viene condotta anche dal GAFI-FATF.

L’organizzazione si presenta, quindi, come un forum di collaborazione ed anche una fonte da cui attingere conoscenze, dati con cui elaborare analisi. Essa è anche un luogo di scambio di esperienze e di condivisione delle migliori pratiche.

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Storia dell’OCSE

Inizialmente prese il nome di Organizzazione per la cooperazione economica europea (OEEC), era il 1948 il mondo stava uscendo dalla seconda guerra mondiale.

L’OEEC nacque per gestire il Piano Marshall con cui gli USA finanziarono massicciamente la ricostruzione dell’Europa bombardata e inginocchiata dalla guerra.

L’entità cambiò nome il 14 dicembre 1960, quando al termine del Piano Marshall, si pensò di non gettare via l’esperienza di cooperazione fino ad allora condotta. Nasceva quindi l’OECD con la partecipazione di USA e Canada, le quali avevano economicamente partecipato alla ricostruzione dell’Europa.

Ufficialmente l’OCSE nasceva il 30 settembre 1961, con l’entrata in vigore della convenzione firmata dai vari Paesi.

Negli anni successivi, a partire dal 1964, altre nazioni hanno chiesto di entrare a far parte della Cooperazione. La prima fu il Giappone nel 1964.

Tra i vice segretari generali dell’OCSE si annoverano anche due italiani, che sono:

  1. Salvatore Zecchini (02/1990 – 12/1996);
  2. Pier Carlo Padoan (06/2007 – 02/2014)-

La struttura organizzativa dell’OECD – OCSE

La struttura dell’OECD – OCSE è abbastanza snella, a capo della struttura troviamo il Consiglio dove, i membri in rappresentanza dei Paesi e la Commissione europea, forniscono gli orientamenti strategici. Ne fanno parte gli ambasciatori rappresentanti delle nazioni membro. Una volta l’anno si riunisce il Ministerial Council Meeting che fa incontrare i ministri degli esteri, economisti, capi di governo.

A capo del Consiglio dell’OCSE vi è il Segretario generale.

I Comitati sono gruppi di lavoro di esperti di varie nazioni, che condividono le proprie esperienze in materia di politiche. Il loro compito è anche quello di verificare l’impatto delle politiche applicate alle società. Questi sono molto numerosi, se ne contano ben 300 a copertura di ogni aspetto che riguarda la vita sociale.

Il Segretariato è l’organo che compie il vero lavoro di raccolta e analisi dei dati. Esso formula raccomandazioni di supporto al lavoro dei Comitati. Il Segretariato è alle dirette dipendenze del Consiglio. In esso vi lavorano circa 3.300 persone, tra cui economisti, avvocati, sociologi, statistici, scienziati, ecc.

Chi sono i membri?

L’Organizzazione conta 36 nazioni membro, tra cui l’Italia, due Paesi candidati ad entrare nell’OECD: Colombia e Costa Rica.

Altre nazioni hanno il ruolo di key partners: Basile, Cina, India, Indonesia, Sud Africa.

Con quali fondi viene gestito?

Le nazioni appartenenti all’OECD finanziano la sua operatività. I Paesi partecipano finanziariamente in base alla loro capacità economica. Sono possibili, come extra, contributi volontari per finanziare particolari progetti.

Il budget ha una gestione biennale, così come i progetti da finanziare. Ogni due anni si pianifica quindi l’attività a 360 gradi dell’entità sovranazionale.

Il Segretario generale percepisce uno stipendio pari a 218.147 euro annui lordi, mentre il suo vice percepisce 192.350 euro annui lordi (dati del 2017).

Come lavorare in OCSE

L’organizzazione, come scritto in apertura, ha la sua sede principale a Parigi. Tuttavia ha alcuni Centri di rappresentanza dislocati in varie capitali mondiali, che sono le seguenti:

  • Berlino;
  • Città del Messico;
  • Tokyo;
  • Washington DC.

Quali sono le opportunità di lavorare all’OCSE? La risposta è varie, dal tirocinio estivo o invernale, alla possibilità di ricoprire uno dei ruoli ricercati all’interno della struttura internazionale.

L’organizzazione appronta anche programmi riservati a giovani professionisti con competenze di livello accademico, che abbiano meno di 30 anni; ed ancora vi è un programma per laureandi che intendono acquisire competenze lavorando presso la struttura.

Insomma, sono molte le opportunità e per ogni fascia di età e livello di competenze: necessaria la conoscenza dell’inglese e del francese, sono le due lingue ufficiali.

Per quanto riguarda le posizioni lavorative vere e proprie, l’OCSE ricerca economisti giovani o con esperienza, giovani avvocati, esperti nell’analisi dei dati, statistici, consulenti finanziari ed ancora ingegneri, e così via.

La pagina da visitare è OECD Careers.

Come visitare l’OCSE

Chi volesse entrare in contatto preliminare con l’OCSE, può farlo anche attraverso una visita “conoscitiva”, recandosi presso la sede di Parigi.

Chi può visitare la Cooperazione internazionale. Principalmente gli studenti riuniti in gruppi, i quali possono partecipare ai seminari, ma anche aziende, sindacati e altri professionisti.

I seminari hanno la durata di due ore e si compongono di un minimo di 20 persone fino a 100, ma si tende a formare piccoli gruppi ove possibile. I seminari si svolgono in lingua inglese o francese e sono gratuiti.

Per richiedere un seminario è necessario inviare la richiesta almeno due mesi prima della data di visita desiderata.

Per dare una idea di chi fa visita alla Cooperazione, le ultime visite ricevute sono provenute da: Georgia Institute of Technology, Seoul National University, Boston University, University of Tokyo, Sodexo, Yale University, London School of Economics, Oxford University.

Per saperne di più.

Concludendo

Hai potuto conoscere più da vicino cos’è l’OCSE (OECD), qual è il suo ruolo nel consesso internazionale e quante nazioni ne fanno parte. Come la stragrande maggioranza delle organizzazioni di cooperazione internazionale, anche in questo caso la costituzione risale ai primi decenni del secondo dopo guerra.

Potrebbe ora interessarti approfondire la conoscenza dell’OPEC, l’organizzazione delle nazioni esportatrici di petrolio.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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