Investire nel biomedicale e in particolare in Italia, in Europa e negli Stati Uniti per cogliere la crescita di un settore ad alto tasso di innovazione.
Investire nel biomedicale conviene? Secondo dati recenti, il campo biomedicale in Italia ha generato 16,2 miliardi di euro tra export e mercato interno, grazie a 4.546 imprese piccole e medie, che danno lavoro a 112.534 dipendenti.
Non solo, la sanità pubblica mette il 78% degli investimenti, mentre il settore privato soltanto il 22%. Cresce molto anche l’estero che, per molte aziende, sta diventando l’ambito di vendita prevalente dei propri prodotti biomedicali, anche in risposta a un quadro normativo italiano non chiaro che scoraggia gli investimenti.
Il nostro obiettivo qui è di capire se conviene investire nel biomedicale, quali società italiane e internazionali permettono una facile esposizione al tema di investimento.
Iniziamo però dal definire cos’è il settore biomedicale e poi passeremo a indicare alcune delle società italiane e straniere quotate in Borsa che si occupano del settore, senza dimenticare le innovazioni biomedicali del momento.
Il settore biomedicale è un campo multidisciplinare che si occupa della ricerca, sviluppo e applicazione di soluzioni mediche e terapeutiche. Ecco alcuni aspetti chiave:
In sintesi, il campo biomedicale è cruciale per migliorare la salute umana, affrontare le malattie e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.
Per comprendere bene il settore è utile conoscere quali sono le innovazioni del momento, sapendo che il tasso di innovazione del settore è molto spinto e calcolato all’incirca in tre anni.
Dunque le società di questo settore, per restare al passo con i competitor, devono essere in grado di investire moltissimo.
Per quanto riguarda le innovazioni biomedicali del momento troviamo la biostampante 3D, con la quale è possibile stampare un tessuto tridimensionale a partire dalle cellule del paziente. Le cellule vengono coltivate in vitro e quindi vengono impiantate in sala operatoria.
Da non sottovalutare l’impiego dell’intelligenza artificiale nella diagnostica avanzata. Gli algoritmi intelligenti bene istruiti su determinate tipologie di malattie, possono leggere i risultati diagnostici in tempo reale e, comparando l’immagine con quelle usate per l’apprendimento, è in grado di fornire una prima rapida diagnosi che dovrà poi essere confermata dal medico specialista.
La miniaturizzazione degli apparati elettronici, invece, rende possibile la diagnostica a domicilio. Ad esempio, durante la pandemia sono stati utilizzati moltissimo gli apparati radiografici portatili per effettuare radiografie toraciche a domicilio.
E ancora la robotica applicata alla chirurgia in sala operatoria, e le soluzioni di telechirurgia applicabili grazie a reti di connessione ultra veloci.
Una nuova frontiera è poi l’impianto di dispositivi elettronici nel cervello umano in grado di comandare con il pensiero apparati elettronici esterni all’uomo. Una applicazione che in futuro potrebbe aiutare le persone tetraplegiche a gestire la propria casa in autonomia.
E ancora i nanorobot utilizzati nei pazienti affetti da tumori, capaci di ridurre le dimensioni di un tumore senza operazione chirurgica.
E, infine, gli impianti cutanei per l’insulina a vantaggio dei pazienti con diabete di tipo 1. In questo caso vengono impiantate cellule produttrici di insulina sotto la pelle, evitando dunque le continue siringhe di insulina.
Se questo è il campo biomedicale oggi, vediamo quali sono le società su cui investire.
Qui di seguito riportiamo l’elenco delle società italiane quotate alla Borsa di Milano (su vari segmenti) che sono impegnate nel campo biomedicale.
Tali società del biomedicale sono quelle su cui poter investire, al fine da arricchire il portafoglio finanziario con aziende italiane operanti nel biomedicale.
Troviamo poi Stevanato che è quotata negli Stati Uniti e in dollari, pur essendo una società italiana.
Amplifon non è stata inclusa nell’elenco poiché nel 2015 ha ceduto il ramo biomedica a una società danese (Gn Otometrics del gruppo Gn ReSound). Tuttavia, la società si occupa di sviluppo, ricerca e commercializzazione di dispositivi tecnologici per l’udito.
Ampliando l’orizzonte alle società biomedicali europee quotate in Borsa, riportiamo a seguire un elenco non esaustivo di aziende operanti nel settore in questione.
Per investire nel biomedicale europeo, consigliamo di consultare la lista molto ampia presente sul sito di MarketScreener.
Passiamo ora alle società biomedicali degli Stati Uniti quotate in Borsa. Qui il tasso di innovazione può essere anche più alto, data la capacità degli USA di attrarre i migliori ricercatori e scienziati, unita a una cultura degli investimenti in ricerca molto spinta.
Se la tua intenzione è investire nel biomedicale, benvenuto in un sotto settore della salute molto interessato e in rapida crescita.
Le tecnologie informatiche e quelle dell’elettronica, insieme, permetteranno uno sviluppo di nanotecnologie e di strumenti avanzatissimi per combattere in modo non invasivo, o mini invasivo, molte delle malattie attualmente debilitanti o mortali.
La deambulazione dei tetraplegici è un altro ambito in rapida evoluzione grazie agli esoscheletri e all’impianto di piccoli dispositivi elettronici capaci di fare da ponte per gli impulsi del cervello diretti agli arti.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.