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Lightning Network Come Risolve i Problemi di Bitcoin e Litecoin. Guida Completa

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Mar 1, 2020, 13:52 UTC

Come funziona la Lightning Network di Bitcoin? Davvero è la soluzione alla velocità e ai costi delle commissioni? Scoprilo nella guida completa alla Lightning Network.

Lightning Network Criptovalute

Bitcoin ha “democratizzato” le risorse economiche permettendo a molte più persone di accedere alle disponibilità finanziarie. Blockchain, la tecnica sottostante al funzionamento della maggior parte delle criptovalute, ha però un limite: la scalabilità. Cioè la capacità di essere usata da più persone contemporaneamente. La maggior parte delle blockchain sono lente. Come risolvere questo problema? Negli ultimi anni Lightning Network (LN) si è presentata come una delle soluzioni indipendenti, adattabile a Bitcoin e alle altcoins derivate dal capostipite. Litecoin, ad esempio, è tra i primi adottatori della Lightning Network. Ma molti altri seguiranno, come già annunciato da Stellar nel recente aggiornamento della roadmap 2018.

In questa guida completa alla Lightning Network scoprirai cosa è e come funziona, vedremo i due casi di applicazione principali sulle blockchain di Litecoin e Bitcoin.

Lightning Network cos’è?

La Lightning Network è come una tangenziale a quattro o più corsie per senso di marcia. Corre esternamente alla città ma è ad essa collegata attraverso numerose uscite ed ingressi. Una tangenziale serve a fluidificare il traffico cittadino. Immagina Roma senza il Grande Raccordo Anulare, Napoli o Milano senza le loro tangenziali; le strade interne di queste città si riempirebbero di automobili ad ogni ora paralizzando di fatto le città.

Il parallelo tra la tangenziale e la blockchain di Bitcoin non è fuori luogo. Bitcoin ha vie strette e lente, su di esso possono transitare soltanto 300 mila transazioni nelle 24 ore ed è capace di gestire appena 7 transazioni al secondo. L’introduzione di SegWit ha un po’ migliorato le cose negli ultimi mesi, ma non abbastanza.

Lightning Network è la tangenziale di Bitcoin, e più in generale delle criptovalute basate sul codice sorgente di Bitcoin. Una iniziativa indipendente implementata anche nel Litecoin Core.

Per spiegarlo con la definizione ufficiale:

Lightning Network è un sistema decentralizzato per micropagamenti istantanei ad alto volume, che rimuove il rischio di delegare la custodia di fondi a terze parti verificate.

Sembra tutto fantastico, ma la soluzione adottata non piace a tutti come ben sanno quanti conoscono il progetto di Bitcoin Cash.

Lightning Network come funziona

Ma come funziona la Lightning Network? Essenzialmente off-chain. Come per la tangenziale il suo percorso è esterno alla città ma strettamente connesso a essa.

La transazione monetaria viaggia su nodi esterni alla blockchain, non transita sulla Bitcoin Network. La transazione attraversa un canale esterno: la Lightning Network.

La transazione Bitcoin sulla Lightning Network

Lo spiego con un esempio pratico. Devo inviare 0,01 BTC ad un amico.

Apro un canale diretto tra me e il mio amico (tra mittente e ricevente) e su di esso invio 0,01 BTC. Decidiamo di lasciare il canale aperto per successivi invii di bitcoin e ricevo dal mio amico 0,1 BTC. A un certo punto decido di chiudere il canale. Diventa necessario scrivere una transazione sulla blockchain di Bitcoin. Cosa succede, che il canale ha tenuto la contabilità delle transazioni fatte tra me e la controparte. Risulta quindi 0,01 BTC in uscita e 0,1 BTC in entrata. La transazione da registrare sulla blockchain di Bitcoin terrà conto solo del saldo finale (0,09 BTC) e non di tutte le altre operazioni svolte tra me e il mio amico sul canale.

Di conseguenza il numero di transazioni da registrare nei blocchi cala drasticamente e la blockchain, la città, non resta intasata.

I vantaggi sono molteplici. La Lightning Network è decisamente più veloce perché le transazioni non devono attendere di essere validate dai miners, non devono attendere i 10 minuti di BTC o i 2,5 minuti di LTC perché un blocco venga generato e le transazioni caricate al suo interno. Neppure bisogna pagare i miners! Più veloce, transazioni a costo quasi nullo, tutti felici.

Ma è davvero tutto così splendido? La Lightning Network presenta dei problemi, e non mi riferisco a quelli di carattere molto tecnico che comunque sono avanzati da più parti, mi riferisco a questioni più ‘esistenziali’.

I rischi della Lightning Network

Se hai provato a fare una transazione Bitcoin nel 2017 avrai sicuramente sperimentato la mia stessa frustrazione: o pagare commissioni ai miners altissime, o attese di giorni per trasferire i BTC da una parte all’altra.

In quel periodo i miners, cioè chi fa il mining di Bitcoin, era molto felice. I miners, infatti, sono ricompensati non solo dal mining ma anche dalle commissioni sulle transazioni.

Con l’avvento della Lightning Network le transazioni sulla blockchain si ridurranno al minimo essenziale. Nei prossimi anni, poi, l’attività di estrazione dei bitcoin offrirà ai miners ricavi molto esigui e le commissioni sulle transazioni dovrebbero soppiantare la perdita. Ad affermarlo Satoshi Nakamoto nel famoso bitcoin.pdf, il documento originario che spiega il funzionamento di Bitcoin:

Nel momento in cui sia entrato in circolazione un ammontare predeterminato di monete, l’incentivo può migrare interamente ai costi di transazione e essere completamente privo di effetti inflazionari.” (Fonte: Bitcoin.pdf versione italiana, bitcoin.org/bitcoin.pdf).

I miners potrebbero abbandonare l’esistenziale attività di mining sulla rete BTC decretandone la fine o ponendo nelle mani di pochi la gestione di essa.

Bitcoin Lightning Network

La Bitcoin Lightning Network è attiva e conta 889 nodi e 2367 canali aperti.

Nella pratica si tratta di server (nodi) che gestiscono i canali aperti tra mittente e destinatario e assicurano a questi ultimi un servizio di pagamento in bitcoin più economico.

Dietro i nodi ci sono nuove start up, come ACINQ che ha contribuito allo sviluppo dello standard. Sul suo sito web è ospitato un  Lightning Network Explorer in versione beta, grazie al quale chiunque può verificare i nodi della LN attivi.

E scopriamo che in Italia c’è un nodo LN il cui alias è Saetta e presenta una discreta attività di scambio come mostrano i tratti celesti nell’immagine qui sotto. Per ora unico nodo italiano.

Saetta

I sostenitori della LN affermano che la nuova rete off-chain creerà nuove opportunità di business per realtà emergenti. Navigando nel web si scoprono numerose guide che spiegano come aprire un nodo LN Bitcoin. Accanto alle più complesse guide per un nodo aperto su Linux, si affiancano le guide per un nodo lanciato da sistema operativo Windows ed anche da Mac (OS X).

 Resta una procedura tecnicamente complessa ma non poi così impossibile. Da tenere presente che la tecnologia è ancora agli inizi e può esserci la presenza di bug. Se attivi un nodo LN dovrai tenere in massima considerazione la sicurezza, non si sa mai un hacker decida di attaccare il tuo nodo…

Lightning Network Litecoin

Charlie Lee fondatore di Litecoin è un aperto sostenitore di SegWit e della Lightning Network. Secondo lui essa avrà grandi benefici per Litecoin e permetterà una maggiore unità con Bitcoin.

I nodi della LN possono ospitare exchange istantanei attraverso i quali cambiare una criptovaluta con un’altra: atomic swaps. Nella visione di Charlie Lee questa possibilità permetterà scambi diretti e immediati tra LTC e BTC a basso costo. Quasi una “fusione” tra le due criptovalute, ma solo virtuale.

Per il momento la Litecoin Lightning Network è piccola, composta da pochi nodi pionieristici. Ma si diffondono nel web le guide per insegnare come realizzare una LTC LN su sistemi operativi Linux ed anche su Mac. A questo link GitHub potrai leggere e imparare come creare un nodo tuo personale da aggiungere alla Litecoin LN. Se sei interessato all’acquisto di Litecoin, puoi consultare la nostra guida


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Concludendo

Lightning Network è solo agli inizi del suo sviluppo. Solo nei prossimi anni si potrà capire se è stata davvero utile o se altre soluzioni, on-chain e off-chain, prenderanno il suo posto.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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