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Economia italiana tra risorse dirette alle imprese e rinegoziazione mutui

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 28, 2020, 07:01 UTC

L'Economia italiana a che punto è? Banca d'Italia suggerisce l'invio di risorse dirette alle imprese e ne analizza i rischi per le casse dello Stato. Cdp con P.A. affronta capitolo rinegoziazione mutui.

Banca d'Italia e Consob ed economia italiana

La Banca d’Italia, in audizione presso le Commissioni riunite finanze e attività produttive della Camera dei deputati, ha espresso un parere nei confronti del supporto economico alle imprese, incoraggiando lo Stato a fare un uso più esteso dell’autocertificazione da parte degli imprenditori che richiedono i prestiti alle banche con la copertura delle garanzie fornite dal decreto Cura Italia. In particolare l’autocertificazione delle perdite di fatturato subite a causa della crisi da Covid-19.

Questa misura “non rallenterebbe la formulazione e l’esame della richiesta” da parte delle banche, inoltre, “se accompagnata dagli opportuni controlli ex post, potrebbe costituire un disincentivo a comportamenti opportunistici” da parte delle imprese.

Sull’erogazione dei prestiti: prassi eterogenee delle banche

Per quanto riguarda la valutazione di merito da parte dei finanziatori dei prestiti fino a 25 mila euro, Banca d’Italia in audizione ha riferito che “le banche hanno adottato prassi eterogenee: alcune erogano il finanziamento dopo avere effettuato un riscontro formale della completezza della documentazione prevista; altre hanno definito anche un processo, più o meno semplificato, per la valutazione del merito di credito della clientela”.

Equilibrio tra due opposte esigenze

La Banca d’Italia afferma che per la questione bisogna “individuare un equilibrio tra due opposte esigenze, quella di far affluire le risorse con rapidità alle imprese che ne hanno bisogno, e quella di tutelare lo Stato, evitando che le garanzie vadano a coprire prestiti a elevatissimo rischio di non essere onorati. Per attenuare il problema si potrebbe fare leva su una maggiore responsabilizzazione del potenziale prenditore, utilizzando l’autocertificazione per attestare la sussistenza dei requisiti per l’accesso al finanziamento. Rendendo più chiari i presupposti e riducendo quindi gli ambiti di discrezionalità dei soggetti finanziatori si velocizzerebbe il processo di erogazione, arginando il rischio legale per la banca”, questa la soluzione proposta.

Ma Banca d’Italia aveva fatto anche altre proposte pochi giorni fa.

Il rischio di accesso di imprese non meritevoli

Questa pratica, naturalmente, “potrebbe consentire l’accesso al finanziamento a un numero più elevato di imprese non meritevoli, con potenziale aggravio degli oneri per le finanze pubbliche”.

Imprese non in grado di onorare il prestito

E qui la Banca d’Italia presenta il rischio per lo Stato. Le imprese che hanno richiesto il prestito potrebbero non essere in grado di ripagare il prestito con le garanzie pubbliche al termine dell’emergenza in atto nel Paese.

C’è il rischio quindi, superiore al 10%, che i prestiti non verranno ripagati, perché la crisi è grave e l’incertezza sulla ripartenza dell’attività economica anche resta alta.

Lo Stato dovrà quindi mettere in conto di essere lui a pagare i debiti, appunto con la garanzia prevista dal decreto Cura Italia, convertito in legge.

Rinegoziazione mutui con Cdp

Gli enti territoriali quali Comuni, Province, Regioni, Comunità montane, ecc. potranno richiedere dal prossimo 6 maggio la rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti, per liberare risorse nell’immediato necessarie a fare fronte all’emergenza di liquidità che anche le P.A. locali affrontano in questa emergenza economico-sanitaria.

Disponibile online un webinar per capire come funziona la procedura e un numero verde dedicato alle P.A.: 800.020.030.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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