Le proposte di Banca d'Italia per il governo italiano per dare liquidità alle imprese, evitando che le banche si riempiano di crediti deteriorati nell'immediato e nel futuro.
Banca d’Italia sabato 18 aprile ha pubblicato un breve documento che ha l’obiettivo propositivo di fornire al Governo italiano nello specifico, degli strumenti per sostenere il credito delle imprese nel breve periodo, ma anche per favorire la riduzione del peso del debito nel medio e più lungo periodo.
Perché se è vero che nell’immediato le imprese hanno bisogno di liquidità e quindi prendono a prestito i fondi con la garanzia dello Stato del decreto liquidità, è anche vero che poi quei fondi andranno restituiti, anche se a partire dal secondo anno.
Le imprese si potrebbero ritrovare in condizioni non del tutto rosee e potrebbe scattare l’incapacità da parte di queste ultime di fare fronte al debito. Con la garanzia dello Stato alle spalle, ciò farebbe ricadere l’intero peso sulle casse dello Stato.
Le imprese vanno però salvate a ogni costo, pena l’impoverimento dell’economia italiana e il rischio di essere comprati a buon mercato da chi al termine di tutto ciò avrà molti fondi da investire.
Le proposte di Banca d’Italia sono quindi tre.
Le tre proposte di Banca d’Italia a sostegno delle imprese italiane si rivolgono a tre momenti temporali, ovvero il breve termine, il medio e più lungo termine. Per ciascuno di essi suggerisce una iniziativa specifica e distinta, ma volta a ridurre il rischio di insolvenza.
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Le misure sono volte da una parte a sostenere le imprese che potranno così fare fronte alla mancanza di liquidità nell’immediato e dall’altra ad evitare che le banche si riempiano di crediti deteriorati, che porterebbero il loro outlook in terreni estremamente negativi e anche al rischio fallimento, con una conseguente crisi del sistema bancario ad effetto cascata.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.