Euro Dollaro Resta sotto Pressione dopo la BCE e i Dati USA Contrastanti

Il prezzo dell’euro dollaro prosegue la fase correttiva e si avvia a chiudere la settimana con un’impostazione moderatamente ribassista. Il fiber scambia poco vicino a 1,1700 dopo quattro sedute consecutive in calo, interrompendo il rally che nelle tre settimane precedenti aveva portato a un buon apprezzamento. Il movimento non appare disordinato, ma riflette un riassestamento del posizionamento degli investitori alla luce dei messaggi emersi dalle Banche Centrali e dei più recenti dati macroeconomici.

Panoramica fondamentale

Il principale fattore di pressione sul fiber è arrivato dalla Banca Centrale Europea. La BCE ha lasciato invariati i tassi di interesse, come ampiamente previsto, ma soprattutto ha raffreddato in modo netto le aspettative di un possibile rialzo nel prossimo futuro. La presidente Christine Lagarde ha chiarito che la decisione è stata presa all’unanimità e che non vi è stata alcuna discussione su modifiche della politica monetaria. Il messaggio è stato inequivocabile: parlare ora di aumenti dei tassi è prematuro. Questo tono prudente ha indotto il mercato a ridimensionare le scommesse più aggressive sull’euro dollaro, favorendo una presa di profitto dopo il recente rialzo.

Il dollaro statunitense ha trovato un supporto relativo dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione. L’Indice dei Prezzi al Consumo di novembre ha mostrato un rallentamento più marcato del previsto, con l’inflazione annua scesa al 2,7% e il dato Core al 2,6%. In teoria, numeri di questo tipo dovrebbero indebolire il biglietto verde, rafforzando le aspettative di un allentamento monetario più deciso da parte della Federal Reserve. Tuttavia, il mercato ha interpretato queste cifre con cautela. La raccolta parziale dei dati, condizionata dalla chiusura delle attività governative, riduce l’affidabilità del segnale e limita le reazioni più direzionali.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1712, in ribasso dello 0,09% ed in piena tendenza ribassista per la quarta seduta consecutiva che sta portando il cambio ad avvicinarsi al target di breve termine a 1,1700, il cui superamento permetterebbe agli orsi di puntare successivamente verso il livello annuale 1,1655.

Al rialzo, gli operatori attenderanno prima una chiusura positiva per iniziare a mettere pressione, con il livello annuale 1,1759 a rappresentare il principale obiettivo LONG ma soprattutto il principale ostacolo prima di vedere l’euro dollaro poter raggiungere il livello chiave 1,1800.

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