Borsa Italiana, ecco come funziona la Borsa di Milano, altrimenti nota anche come Piazza Affari. Guida a tutti i mercati.
Scopri le caratteristiche essenziali di Borsa Italiana spa, la società che gestisca la Borsa di Milano e l’unica Borsa d’Italia abilitata alle contrattazioni nel nostro Paese. Conosci tutti i mercati disponibili, gli indici e i fondi sostenibili attraverso cui fare i tuoi investimenti nel mercato italiano della finanza.
Buona lettura.
La storia di Borsa Italiana spa è molto breve e risale al 2 gennaio 1998, quando apre alle contrattazioni come Borsa valori privatizzata a sostituzione di tutte le altre Borse valori regionali presenti sul territorio nazionale (Torino, Genova, Roma, Napoli, Palermo, ecc.).
La sua nascita viene stabilita dal decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415, che recepisce le direttive europee 93/22/CEE e 93/6/CEE, relative ai servizi di investimento nel settore dei valori mobiliari e all’adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento e degli enti creditizi. Le autorità di regolamentazione e di vigilanza sono la Consob e la Banca d’Italia.
Con sede a Milano, in Palazzo Mezzanotte, nella nota Piazza degli Affari dove aveva la sede la precedente Borsa valori di Milano.
Il viaggio “solitario” dura poco e dal 2007 Borsa Italiana viene acquisita dal London Stock Exchange, la Borsa di Londra, e va a formare il Gruppo che ancora oggi gestisce le due piazze finanziarie: Milano e Londra.
Tutt’altra storia quella della Borsa di commercio di Milano che viene istituita il 16 gennaio 1808 dal regio decreto del viceré Eugenio Napoleone. Tuttavia questo decreto non fece altro che recepire una richiesta della Camera di commercio milanese che chiedeva la ricostituzione di una borsa che già esisteva nei secoli precedenti e che era però sparita. L’istituzione nel 1808 imprime alla Borsa di Milano un carattere che manterrà fino al 1998, il regime pubblicistico delle Borse di commercio.
Entriamo subito nel vivo e vediamo nel dettaglio quali sono i mercati finanziari gestiti da Borsa Italiana spa.
I mercati si dividono in quattro classi: azionari; obbligazionari e fixed income; mercato degli ETP; mercati derivati.
Iniziamo dai mercati azionari.
Passiamo quindi ai mercati obbligazionari e fixed income.
Ed ecco il mercato degli ETP della Borsa di Milano.
Infine i mercati derivati di Piazza Affari.
Per quanto riguarda gli indici azionari della Borsa di Milano, essi fanno tutti capo all’ampia famiglia degli indici FTSE presenti anche alla Borsa di Londra da cui Milano dipende.
L’indice principale, e il più noto di tutti, è il FTSE MIB il cui antenato è il COMIT 30 denominato due anni dopo (nel 1994) in Mib30, a sua volta sostituito dal S&P Mib nel 2003. Quest’ultimo è rimasto in vigore fino alla fusione di Borsa Italiana con il LSE.
Gli indici della Borsa di Milano si dividono in: Indici in continua; Indici PIR; Indici storici; Indici di dividendo; Indici di volatilità. In totale gli Indici sono 20 anche se i più noti e presi come riferimento sono gli Indici in continua, in cui troviamo anche il FTSE MIB.
Qui tutti i nomi degli Indici presenti alla Borsa Italiana.
Informazioni complete ed esaustive sono disponibili sul sito FTSE Russell alla sezione degli indici italiani.
Attraverso gli ETF Plus e gli ATFund di Borsa Italiana, a Piazza Affari è possibile investire in strumenti finanziari e fondi che rispondono ai criteri ambientali, sociali e di governo (ESG) che rappresentano investimenti sostenibili a 360 gradi.
Investire in una finanza sostenibile è diventata una esigenza non da ambientalisti, ma strategica per qualsiasi investitore che crede nel suo futuro.
Tra gli ETF sostenibili troviamo: Lyxor New Energy UCITS ETF – DIST (FR0010524777); Lyxor World Water UCITS ETF – DIST (FR0010527275); Ishares Global Water UCITS ETF USD DIST (IE00B1TXK627); Ishares Global Clean Energy UCITS ETF (IE00B1XNHC34).
Ve ne sono molti altri consultabili attraverso la pagina dedicata alla finanza sostenibile sul sito di Borsa Italiana.
Borsa Italia fornisce una serie di pubblicazioni con cui presenta i vari mercati, ed offre analisi e statistiche mensili come il Monthly market report, o il Monthly update o ancora i Dati di mercato primario e così via.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.