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London Stock Exchange cos’è e come funziona la Borsa di Londra

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 20, 2020, 06:52 UTC

Il London Stock Exchange (LSEG) Group, la borsa più importante d'Europa e una delle prime al mondo per investimenti e innovazione.

London stock exchange

In un precedente articolo abbiamo parlato del principale listino della Borsa di Londra il FTSE 100 e del FTSE 250. Qui vogliamo invece conoscere in modo approfondito tutto quanto c’è da sapere sul London Stock Exchange (LSEG), una delle più antiche Borse mondiali e una delle più importanti.

Storia del London Stock Exchange (LSEG)

Nel raccontare cos’è il London Stock Exchange non si può prescindere dalla sua pluricentenaria storia che ha inizio l’anno 1698. Un’epoca di grande accelerazione quella, che di lì a pochi decenni avrebbe portato alla Prima rivoluzione industriale. E possiamo dirlo, il ruolo delle Borse con l’accentramento dei capitali hanno giocato un ruolo primario nell’accelerazione delle economie, perché a quel tempo esse erano strettamente legate all’economica reale.

Il 1698 dunque segna l’anno di nascita del LSEG e non bisogna pensare che el contratazioni si svolgessero in un “ambiente economico”, la Borsa di Londra era invece una Coffee House, il Jonathan’s Coffee House per la precisione. Un luogo conviviale, dove i broker chiudevano affari davanti ad una tazza di tè sorbita alle cinque del pomeriggio. In quell’anno John Castaing, proprietario dell’attività, crea una lista prezzi di valute, azioni e materie prime che include il prezzo dell’oro, i ducati, l’argento.

Nel 1773 la prima evoluzione, lo Stock exchange di Londra trasloca in Sweeting Alley in un nuovo edificio dove viene collocata una stanza del commercio al piano terra e ovviamente una coffe room al primo piano. Il trasloco viene considerato il passaggio storico a un luogo di scambio formale anche se non ancora regolamentato.

Le regole arrivano nel 1812 dopo che nel 1802 il LSEG aveva trovato collocazione in un nuovo edificio che ora è dotato anche di una biblioteca. Il primo libro delle regole (First Rule Book) fornisce alla Borsa londinese risposta ai problemi di trading di allora. Ma la rivoluzione arriva nel 1840 con l’adozione del telegrafo, che riduce drasticamente i tempi di comunicazione dei prezzi: le telecomunicazioni servono i mercati finanziari e questi evolvono velocemente.

Tanto velocemente che nel 1872 arriva la macchina stampa ticker che fornisce in tempo reale informazioni sui prezzi delle azioni e di qualsiasi altro asset. E poi, nel 1880, arriva il telefono.

Come è facile comprendere, attraverso la Borsa di Londra passa la storia dei mercati finanziari mondiali e di come essi si sono formati e sono evoluti nel corso dei secoli fino a giungere a quella che oggi chiamiamo Fintech, la tecnofinanza.

Si giunge così al 1970, l’inizio di una nuova era per la Borsa di Londra con i display che mostrano i prezzi in tempo reale di 700 titoli azionari. I broker possono così prendere decisioni rapidissime sulle azioni di trading da acquistare o vendere.

Nel 1984 arriva il FTSE 100 in collaborazione con il Financial Times. Ne fanno parte le prime 100 società quotate al LSEG e le contrattazioni sono in tempo reale.

Ma è il 1986 il Big Bang dei mercati finanziari, perché Londra adotta un sistema computerizzato per il suo trading floor e da allora a gestire i mercati è sempre meno l’uomo, sostituito dai computer e dagli algoritmi: l’attività di trading cresce enormemente.

E così nel 1997 gli automatic trade matching prendono il posto dell’uomo, ora gli ordini di trading li abbina la macchina automaticamente.

Nel 2007 il “colpaccio” del LSEG con l’acquisizione della Borsa Italiana che porta alla nascita del London Stock Exchange Group. La digitalizzazione permette al mercato UK di espandersi e di creare connessioni nuove come il progetto Shanghai-London Stock Connect del 2019 che unisce due Borse di due continenti e i rispettivi listini. Ed è sempre del 2019 l’iniziativa di lanciare il primo listino composto da società il cui 50% dei ricavi proviene da soluzioni a favore dell’ambiente.

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Cosa troviamo al London Stock Exchange: gli issuers

Un investitore interessato a investire al LSEG cosa trova, su quali società può investire e provenienti da quali aree geografiche?

Londra da questo punto di vista è mondiale, con 2509 issuer europei, oltre 200 issuer dall’America e 137 dall’Asia e poi Medio Oriente, Africa e Oceania.

Gli asset del LSEG

L’investitore interessato ad investire in particolare attraverso gli strumenti finanziari disponibili presso la Borsa di Londra troverà titoli azionari, ETP, bond e fondi di investimento.

Attraverso la piattaforma online del London Stock Exchange chiunque può accedere alle opportunità di investimento qui proposte, dall’investitore professionale al retail, e le istituzioni. Attraverso il LSEG, l’investitore accede ai mercati di oltre 100 nazioni compresi i mercati emergenti.

Per quanto riguarda i fondi di investimento, qui si trovano 450 fondi con una capitalizzazione di mercato di circa 200 miliardi di dollari. Il London investment fund market esiste da 150 anni.

Il mercato ETP (ETF) è operativo dal 2000 e ospita società provenienti da 20 differenti nazioni, mentre nel 2006 è stato istituito il segmento ETC.

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I mercati

Il Main Market del LSEG è il mercato principale a cui accedono gli issuer (società intenzionate a quotarsi, fondi d’investimento, ecc.) per consentire agli investitori di tradare sul proprio asset. Il Main Market include circa 1100 compagnie provenienti da 100 nazioni. Per capire le dimensioni basterà un dato, il volume giornaliero medio è di circa 4,5 miliardi di sterline (5 miliardi di euro).

L’AIM è dal 1995, anno della sua inaugurazione, l’Alternative Investment Market che ospita le società di piccole e medie dimensioni alla ricerca dei capitali degli investitori. Dalle 10 iniziali compagnie che componevano il primo listino, l’AIM conta oggi circa 800 società quotate. Il volume giornaliero è di 21,9 milioni di sterline, mentre il volume annuale tocca i 2,4 miliardi di sterline.

ISM è l’International Securities Market che accoglie tutte quelle imprese straniere che desiderano quotarsi alla Borsa di Londra. Conta 2.100 compagnie quotate, provenienti da 59 nazioni. In questo mercato si trova il 70% dei titoli obbligazionari del mondo.

L’ELITE Network

ELITE è una società del Gruppo London Stock Exchange nata in Italia nel 2012 con l’obiettivo di creare una “vetrina delle migliori aziende” che rappresentano il rispettivo Paese di appartenenza.

Al momento ne fanno parte 1.400 aziende di eccellenza supportate da 200 partner e 350 investitori.

ELITE è quindi una comunità d’incontro tra aziende e investitori. I primi hanno così la possibilità di accedere al capitale necessario al loro ulteriore sviluppo, mentre gli investitori trovano in tali imprese una opportunità di diversificazione del proprio portafoglio d’investimento.

Questo progetto imprenditoriale ha quindi l’obiettivo di far incontrare investitori professionali e società non ancora quotate in Borsa, ma che hanno bisogno di capitali per meglio collocarsi nel rispettivo settore di appartenenza e quindi crescere in prospettiva di quotarsi un giorno.

Concludendo

Il London Stock Exchange è una porta d’accesso per diventare grandi. Approfondire la conoscenza delle opportunità d’investimento attraverso il sito dedicato consentirà di conoscere appieno ciò che si può fare qui, per diventare il prossimo Warren Buffett europeo.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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