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Il Dollaro Si Muove Al Rialzo Sul Retro Di Una Forte Ripresa E Dell’avvio Del Programma Di Ridimensionamento

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Jan 3, 2014, 17:23 GMT+00:00

Il dollaro statunitense continua a muoversi al rialzo sul retro di forti numeri economici e sulle previsioni di un incremento del piano di

Il Dollaro Si Muove Al Rialzo Sul Retro Di Una Forte Ripresa E Dell’avvio Del Programma Di Ridimensionamento
Il Dollaro Si Muove Al Rialzo Sul Retro Di Una Forte Ripresa E Dell’avvio Del Programma Di Ridimensionamento
Il Dollaro Si Muove Al Rialzo Sul Retro Di Una Forte Ripresa E Dell’avvio Del Programma Di Ridimensionamento

Il dollaro statunitense continua a muoversi al rialzo sul retro di forti numeri economici e sulle previsioni di un incremento del piano di ridimensionamento della FOMC previsto nella riunione di gennaio. Questa settimana i trader potranno avere un piano più chiaro riguardo alle intenzioni della Fed giacchè verranno rilasciati i verbali dell’ultima riunione. Sebbene la produzione manifatturiera rappresenti solo il 12% dell’economia, essa ha ricoperto un ruolo chiave per la ripresa economica registrata a seguito della forte recessione  del 2007-09. Il suo continuo aumento congiuntamente ai miglioramenti riportati in altri settori stanno ponendo le basi per la forte ripresa economica prevista per quest’anno, tanto che la Fed, nel mese di dicembre, ha annunciato l’avvio del programma di ridimensionamento del suo stimolo monetario che ha visto una riduzione di 10 miliardi di dollari sugli attuali 85 miliardi.

Un rapporto del Dipartimento del Lavoro ha mostrato come, la scorsa settimana, le richieste del sussidio di disoccupazione siano diminuite di circa 2000 unità raggiungendo un tasso  destagionalizzato di 339.000.  Inoltre, sempre nel mese di dicembre, l’attività industriale statunitense ha postato i massimi degli ultimi due anni e mezzo segnando così l’inizio di una forte ripresa economica prevista per il 2014. Tali numeri sono stati poi rafforzati da ulteriori rapporti rilasciati lo scorso giovedì che hanno mostrato come, nel mese di novembre,  la spesa di costruzione abbia postato i massimi quinquennali. Inoltre, il mese scorso, l’Institute for Supply Management ( ISM ) ha dichiarato che il suo indice di attività di fabbrica nazionale ha raggiunto i 57.0 punti.

Giovedì, nella sessione asiatica, il dollaro è negoziato contro lo yen in prossimità dei suoi massimi quinquennali poiché gli investitori hanno accolto il nuovo anno con un forte ottimismo nei confronti dell’economia degli Stati Uniti. I mercati giapponesi hanno chiuso per una lunga vacanza mentre il dollaro statunitense, dopo aver postato, nella giornata di lunedì, i massimi dall’ottobre 2008 a 105,41¥, è ora scambiato a 105,28¥. L’euro si muove al rialzo tanto contro il dollaro quanto contro lo yen, infatti passa rispettivamente  da 1.3753$ a 1.3764$ e da 144.89¥ a 144.92¥. Ricordiamo come la valuta comune si sia mossa leggermente al ribasso dopo aver postato i massimi di due anni a 1,3894$ durante la sessione di venerdì. Nel mese di dicembre, l’euro aveva guadagnato terreno grazie anche al supporto delle banche dell’eurozona.

L’HSBC cinese, l’ufficiale PMI manifatturiero e quello non manifatturiero continuano a pesare sulle menti degli speculatori poiché, contrariamente a quanto accaduto in Cina, paesi come Stati Uniti, Germania e Giappone hanno mostrato forti miglioramenti. Stando a quanto presentato in un rapporto rilasciato nel mese di dicembre, il PMI non manifatturiero di novembre  è sceso da 56 a 54.6, postando i minimi dallo scorso agosto, tuttavia ricordiamo come  un numero superiore al 50 sia comunque un segnale di espansione e miglioramento delle condizioni del Paese.

L’indice manifatturiero cinese, nel mese di dicembre, si muove al ribasso postando i minimi degli ultimi tre mese sul retro di una riduzione delle esportazioni che hanno visto il primo calo degli ultimi quattro mesi, infatti, esso passa dai 50.8 di novembre ai 50.5 di dicembre. Questa mattina l’indice manifatturiero del Regno Unito  riporta numeri più deboli del previsto sul retro di un ribasso del valore della sterlina che passa da un range medio di 1.65$ a 1.6440$. La valuta britannica perde terreno contro il dollaro a seguito del rilascio dei dati sulla produzione del Paese che hanno mostrato numeri più deboli del previsto dopo aver postato i massimi degli ultimi 28 mesi, infatti il PMI manifatturiero del Regno Unito passa dal 58.1 di novembre al 57.3 di dicembre.

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