Il prezzo del petrolio greggio WTI e quello del gas naturale continueranno a muoversi nella direzionalità già mostrata, con il gas ancora sui massimi.
Il prezzo del petrolio greggio WTI resta stabile, sotto la resistenza di 80 dollari al barile. Le previsioni sono per un proseguimento della fase di debolezza, senza che si palesino all’orizzonte seri tentativi di break-out sopra gli 80 dollari.
Il gas naturale, invece, continua a muoversi in territorio rialzista e potrebbe presto ritestare i massimi relativi di 2,385 dollari. Il target successivo sarebbe la resistenza intermedia di 2,5 dollari.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 78,52 dollari mentre il gas naturale passa di mano a 2,343 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato sotto gli 80 dollari al barile e soprattutto sotto l’EMA a 200 giorni, fissata a 79,36 dollari.
Un tentativo di accumulazione avviato a partire da quest’ultimo valore potrebbe garantire una spinta rialzista sufficiente a riportare il prezzo del petrolio a 79,8/79,9 dollari, in attesa di un break-out. Il contesto geopolitico in lieve e progressiva distensione non favorirà però ampi rally rialzisti per il petrolio.
Guardando allo scenario ribassista, le prospettive di nuovi cali sotto quota 78 dollari al barile e verso il supporto di 76,5 e 75 dollari restano sempre valide per il prezzo del petrolio.
Il prezzo del gas naturale, invece, si presenta ancora fortemente rialzista nonostante alcune fisiologiche prese di profitto.
La commodity potrebbe però spingere ancora al rialzo al termine del periodo di consolidamento per recuperare i massimi relativi e testare la resistenza intermedia a quota 2,4 dollari.
Su questo livello (precisamente a 2,403$) si trova infatti l’EMA a 200 giorni, il cui superamento offrirebbe la possibilità di un’ampia spinta rialzista. L’obiettivo principale di breve termine rimane fissato a quota 2,5 dollari.
Guardando allo scenario ribassista, le prospettive fin qui esaminate verrebbero smantellate da un calo sotto quota 2,2 dollari. Un ribasso oltre questo valore spingerebbe il prezzo del gas naturale anche verso il supporto tondo di 2 dollari.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.