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Nadef, il Cdm approva: sosterrà ripresa economia Italia 2021-2023

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 6, 2020, 07:08 UTC

Nadef, il Cdm approva il Documento che dovrà sostenere la ripresa dell'economia Italiana nel periodo 2021-2023. Piano ambizioso con incognite

Manovra economica, nadef

Il Consiglio dei ministri numero 65 ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef) con cui getta i presupposti per la scrittura della legge di bilancio. La Nadef come sempre verrà inviata anche a Bruxelles, ma nel frattempo vediamo cosa il Governo pensa di fare per la ripresa dell’economia italiana, visto che espressamente questa Nadef nasce con l’intento di “sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2021-2023, in stretta coerenza con il prossimo Piano nazionale di ripresa e resilienza (Recovery fund).

Il Documento prevede principalmente impegni economici nel breve termine per sostenere l’economia durante la crisi da covid-19, con particolare attenzione a lavoratori e settori produttivi più colpiti. Quindi non si esclude che anche per il prossimo anno possano essere confermate ulteriori settimane di Cig, ma staremo a vedere.

Obiettivo fondi Next Generation EU

Non c’è dubbio che i 209 miliardi di euro che si renderanno disponibili nei prossimi anni sono al centro della politica economica di rilancio del governo Conte bis, e così la Nadef contiene le indicazioni per “valorizzare appieno le risorse messe a disposizione dal programma ‘Next Generation EU’ per realizzare investimenti e riforme di vasta portata e profondità”, si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sul tavolo anche la riforma fiscale, ampia, che migliori qualità ed efficienza del sistema tributario, con particolare attenzione alla riduzione del carico tributario su redditi medi e bassi. Qui servirà molto la lotta all’evasione.

Previsto l’assegno universale per i figli.

Per quanto riguarda la finanza pubblica, si ipotizza un ricollocamento delle risorse “verso gli utilizzi più opportuni a garantire un miglioramento del benessere dei cittadini, dell’equità e della produttività dell’economia”.

Nadef, osservato speciale il rapporto debito/PIL

La prossima legge di bilancio dovrà provvedere sì all’espansione, ma anche a contenere il devastante rapporto debito/PIL. L’Italia nel 2020 aggiunge 194 miliardi di debito.

Il rapporto deficit/PIL quest’anno sarà del 5,7%, nel 2021 del 7%, così da consentire una manovra espansiva pari a 1,3 punti percentuali di PIL che impegneranno oltre 22 miliardi di euro.

Il debito, ora al 158%, calerà secondo previsioni già nel 2021 al 155,6% (-2,4%). Ma solo alla fine del decennio l’Italia ritornerà ai livelli di debito pubblico pre-covid. L’eredità è pesante.

Come crescerà il PIL?

Secondo la Nadef l’Italia nel 2021 crescerà del +6%, con una crescita tendenziale del +5,1%. Mentre nel 2022 questa crescita sarà più contenuta (+3,8%), e nel 2023 lo sarà ancora di più (+2,5%).

Gli obiettivi della manovra economica

Consapevoli, però, che i fondi dell’Unione europea arriveranno non prima della seconda metà del 2021, il governo avvia il rilancio con la manovra economica da approvare entro il 31 dicembre 2020.

E la manovra conterrà ulteriore sostegno ai settori in crisi con ammortizzatori sociali, ma anche il bonus 100 euro e la decontribuzione al Sud.

Previsto il rilancio del piano Impresa 4.0, e un rilancio degli investimenti privati che dovrebbero salire del 27% in tre anni secondo le proiezioni del Mef.

Incognita covid-19

Se però l’Italia dovesse essere travolta da una seconda ondata della malattia (scongiurabile solo se i cittadini italiani saranno disciplinati), allora la ripresa slitterebbe di un anno, con il Pil nel 2021 che non andrebbe oltre il +1,8%.

Nello scenario peggiore la ripresa ci sarà solo a partire dalla fine del 2023, ed è uno scenario da scongiurare per il bene proprio e di tutti.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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