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La Resurrezione del Dollaro USA

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 20, 2013, 18:45 GMT+00:00

Dopo l’annuncio del ridimensionamento Fed dallo statunitense sale su quota 80.92 guadagnando questa mattina 15 punti. Bernanke e compagni hanno dipinto

La Resurrezione del Dollaro USA

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Dopo l’annuncio del ridimensionamento Fed dallo statunitense sale su quota 80.92 guadagnando questa mattina 15 punti. Bernanke e compagni hanno dipinto per il paese a stelle e strisce un quadro economico assai roseo sebbene gli stessi abbiano mancato di sottolineare come il mercato immobiliare rimanga piuttosto debole. I dati rilasciati nella giornata di ieri hanno mostrato come le vendite delle case esistenti si siano portate nel mese di novembre sui minimi dell’anno. Intanto le richieste settimanali per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione hanno mostrato un inaspettato aumento.

Il rapporto sull’occupazione di Giovedì ti arriva solo ad un giorno di distanza dall’annuncio Fed. La Banca centrale statunitense ha infatti deciso di ridimensionare il suo programma di acquisto asset da 85 miliardi di dollari al mese applicando a partire dal mese di gennaio un taglio di 10 miliardi. La National Association of Realtors ha fatto sapere ieri che le vendite delle case esistenti avrebbero mostrato lo scorso mese un calo del 4,3% su base annua per attestarsi sulle 4,90 milioni di unità, si tratta della lettura peggiore dallo scorso dicembre e del terzo dato consecutivo al negativo.

Il dipartimento del lavoro ha invece fatto sapere che durante la settimana terminata lo scorso 13 dicembre le richieste settimanali per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione sarebbero aumentate di 10,000 per portarsi sulle 379,000 richieste, il livello più elevato dal Marzo 2009. Tuttavia gli altri indicatori del mercato occupazionale continuano a segnalare un rafforzamento.

L’ultima lettura relativa all’indice manifatturiero Philadelphia Fed ha infatti mostrato una significativa crescita supportando quindi un miglioramento delle condizioni di offerta del mercato occupazionale.

Questa mattina l’euro perde altri 36 punti per essere negoziato a 1.3626. Le previsioni degli analisti avevano puntato su una chiusura annua di 1.32 ma la politica BCE sembra sostenere la valuta unica. L’euro si muove al ribasso per il terzo giorno consecutivo per raggiungere e minimi e dallo scorso 6 dicembre, gli investitori continuano a pensare che la banca centrale europea sarà presto costretta ad un allentamento per sostenere la fragile economia del blocco monetario.

Lo yen giapponese tocca nuovi minimi per essere negoziato contro il dollaro a 104.46 in calo questa mattina di 21punti. La banconota verde chiude in rialzo contro la valuta nipponica per l’ottavo giorno consecutivo, mentre posta il 5° giorno di guadagno contro la moneta unica, segno della significativa forza della ripresa economica statunitense. Nel contempo andrebbe ricordato come la Banca del Giappone continua a mantenere il suo straordinario allentamento mentre la Federal Reserve appena deciso per il tapering. Tale divergenza quindi spinto lo yen giapponese sui minimi degli ultimi cinque anni. Il governatore BoJ Haruhiko Kuroda si è inoltre detto pronto ad espandere il programma di acquisto asset della banca dagli attuali 60 trilioni di yen ad una cifra record di 70 trilioni (670 miliardi di dollari).

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