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Il BAN alle ICO di Google non è ‘Etico’

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jun 4, 2018, 09:18 UTC

La decisione di Google di bloccare qualsiasi pubblicità legata alle criptovalute e alle ICO, è una decisione potenzialmente non etica. A dirlo gli esperti contattati dal quotidiano inglese The Independent.

EOS Stellar Lumens TRON Criptovalute

L’embargo alla pubblicità del settore criptomonete era stato annunciato a marzo dalla società di Copertino ed entra in vigore proprio questo mese di giugno e riguarda:

Un blocco totale criticato da alcuni che si domandano perché allora Google non blocca il gambling e molte altre attività commerciali non etiche che comunque continuano a pubblicizzarsi attraverso i loro canali? A riferirlo al quotidiano online inglese è Phillip Nunn, CEO di Blackmore Group società di investimenti.

Google si Prepara a Lanciare la sua Criptovaluta?

A maggio Google ha ufficialmente annunciato di aver contattato Vitalik Buterin fondatore di Ethereum, il quale ha confermato il contatto.

Ciò fa supporre a molti che Google stia facendo valere la sua posizione di dominanza nel settore dell’economia digitale facendo piazza pulita di altri piccoli o grandi concorrenti.

Per cosa? Per lanciare suoi servizi basati su tecnologia blockchain!

Dobbiamo aspettarci un Google token allora…

Forse Google non ha intenzione di lanciare una propria criptovaluta, ma sfruttare la tecnologia per migliorare la sicurezza dei suoi attuali prodotti e fornirne di nuovi senza avere troppi competitor intorno.

Ciò resta nell’ambito della speculazione, perché la società non ha mai scritto nulla pubblicamente riguardo che uso vorrà fare della tecnologia blockchain. Ma la sta studiando, questo è sicuro.

Anche Facebook Vuole Sperimentare la Blockchain

Tutti sono stati incuriositi dalle potenzialità della blockchain ed anche Facebook esplora un possibile utilizzo, oltre al possibile lancio di una propria criptovaluta. Il recente scandalo che ha mostrato le vulnerabilità del sistema sul lato della privacy degli utenti brucia tantissimo.

Ricorderete, anche, che la società di Zuckerberg ha bloccato la pubblicità nella piattaforma che fa riferimento a criptovalute e ICO.

Il filtro imposto da Facebook è molto efficace ed è stato tarato per vietare parole simili o abbreviate, evitando che i “furbi” possano aggirare il ban.

Perché Tutti Hanno Paura di Promuovere le ICO?

Il blocco delle pubblicità alle ICO in particolare si è generalizzato. Hanno bloccato: Twitter, Medium, Mailchimp e molte altre grandi aziende del settore IT.

Perché lo hanno fatto. Recenti inchieste hanno appurato come alte percentuali delle ICO proposte agli investitori in realtà sono delle truffe. Niente di diverso dalle normali truffe che circolano nel web, solo più sofisticate.

Così Pagano anche i Buoni

A pagare il prezzo del fuoco incrociato sono le società in buona fede e quelle che le licenze per operare in trasparenza le hanno.

Lo dice Ed Cooper di Revolut al The Indipendent, un innovativo servizio bancario basato su app con wallet di criptovalute annesso.

Cooper auspica un approccio più mirato e fa un esempio concreto.

Sembrerebbe pesante mettere un divieto generale su tutti gli annunci di lavoro, software antivirus o enti di beneficenza solo perché gli annunci per questi prodotti e servizi sono talvolta usati anche come punto d’ingresso da truffatori per indirizzare i consumatori.


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E’ Necessario l’Intervento del Regolatore

Per evitare che delle società con in mano un enorme potere decisionale possano sostituirsi ai Governi, è necessario che questi ultimi intervengano con regole certe ed eque.

Il regolatore potrà così fare da ago della bilancia in una situazione che rischia di penalizzare tutti.

Penalizza le società di IT come Google e Facebook perché si privano di introiti pubblicitari. Sono penalizzate le società che operano secondo le leggi. E sono penalizzati i consumatori che avranno meno possibilità di conoscere servizi validi nell’ambito delle criptovalute.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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