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Facebook progetta il lancio di una sua criptovaluta?

Da:
Sebastiano Raimondo
Aggiornato: May 22, 2018, 12:28 UTC

Facebook sta valutando la creazione di una propria criptovaluta. Il social network con oltre 2 miliardi di utilizzatori potrebbe pagare i propri utenti per pubblicare contenuti diventando una piattaforma in cui l’utente potrebbe facilmente monetizzare i propri contenuti.

Facebook Criptovaluta

Non è necessario descrivere approfonditamente Facebook. Dalla sua infanzia, circa 10 anni fa, il social network è divenuto probabilmente uno dei più grandi, se non il più grande, social network presente al mondo. La sua crescita esplosiva ha spazzato via gran parte dei concorrenti e pochi ricordano i loro nomi. Questa crescita è stata accompagnata da diversi scandali fra cui quello sulla paternità dell’idea e il più recente scandalo di Cambridge Analytica.

D’altro canto, il business model del colosso social consiste nel vendere dati sui suoi utenti per migliorare il targeting degli advertiser. Molti utenti significa molti dati e molti dati significa più profitto. Se i dati sono precisi, accurati e veritieri tanto meglio.

Questo modello ha funzionato bene fino a pochi mesi fa quando lo scandalo Cambridge Analytica ha scoperchiato un vaso di Pandora. Gran parte degli utilizzatori del social network ha realizzato soltanto recentemente come funziona il business model di Facebook. Chiaramente, a molti non è piaciuto.

Alcuni stimano che l’impatto sul mercato americano abbia portato il 10% degli utilizzatori di Facebook ad uscire dalla piattaforma. Tuttavia, come si può immaginare, questi dati sono difficili da verificare.

Se questa crescita e gli scandali possono essere paragonati ad un teenager, Facebook sta diventando adulto.

Da Teenager all’età Adulta

Facebook ha recentemente annunciato il suo interesse verso il mondo della blockchain e questo potrebbe avere un impatto enorme sul social e sulle nostre vite nei prossimi anni.

Quando si parla di blockchain molti pensano immediatamente a Bitcoin e valute virtuali. Nonostante questo, la blockchain è prima di tutto un sistema che permette lo scambio decentralizzato e peer-to-peer di informazioni.

Al di là di quanto riportato dai media, lo sviluppo di un prodotto o servizio basato sulla blockchain è ancora allo stato embrionale in Facebook. David Marcus, ex capo di Messenger e ora leader di un team di ricerca sui possibili utilizzi della blockchain nel social, ha dichiarato che lo scopo del team è di esplorare questi utilizzi partendo da zero.

Se è vero che la blockchain permette l’anonimato, è anche vero che potrebbe risolvere alcuni dei problemi di privacy emersi recentemente in Facebook. Questo utilizzo potrebbe avere degli sviluppi interessanti ma pone altri problemi come ad esempio la monetizzazione. Se si verificasse il caso estremo in cui tutti i dati degli utenti sono posseduti dagli utenti stessi, il social potrebbe non essere in grado di sostenere il suo business model basato sulla monetizzazione di tali dati.

A questo proposito è più verosimile che Facebook proverà una via di mezzo tra privacy e possibilità di monetizzazione. Ma è davvero necessaria la blockchain per questo?

Probabilmente no. Infatti, Gaurang Torvekar, CEO di Indorse ha dichiarato che “ci sono alternative più economiche e veloci per proteggere la privacy degli utenti ma la blockchain consente agli utenti di controllare i loro dati end-to-end”.

Se la Privacy Diventa una Commodity

Come affermato da Torvekar, non è tanto la privacy ma il controllo totale dei dati che attira Facebook verso una spedizione esplorativa nel mondo della blockchain. Di fatto, la privacy può e dovrebbe essere garantita dalle aziende che offrono il servizio. È innegabile, e sarebbe naïve, pensare che l’agenda di questa esplorazione abbia un capitolo sulle criptovalute.

Di fatto, con oltre 2 miliardi di utilizzatori Facebook potrebbe creare la prima criptovaluta utilizzata a scopo transazionale su grande scala. Al momento, il famoso Bitcoin dimostra un utilizzo prevalentemente speculativo come esaminato nel brillante articolo di Dirk G. Baur, professore alla University of Western Australia – Business School.

Con una sua criptovaluta, Facebook potrebbe pagare i propri utenti per pubblicare contenuti diventando una piattaforma in cui l’utente potrebbe facilmente monetizzare i propri contenuti. L’idea non è nuova, ma una piattaforma con oltre due miliardi di iscritti e questa possibilità, lo è. Verosimilmente, il passo successivo potrebbe essere quello di utilizzare la criptovaluta per usufruire di altri contenuti online. Questo accadrebbe su Facebook all’inizio e su altre piattaforme o siti successivamente. Del resto, un mercato potenziale di oltre 2 miliardi di utilizzatori farebbe accettare una criptovaluta anche ai più scettici.

Infine, la possibilità di avere un portafoglio virtuale, praticamente di default per tutti coloro che hanno un account sulla piattaforma di Zuckerberg, consentirebbe lo scambio di denaro fra i singoli utenti attraverso Messenger and WhatsApp. Questo aprirebbe le porte all’utilizzo consistente di una moneta virtuale nel mondo fisico.

Prima di volare troppo in alto, è opportuno ricordare che Cheddar, ha dichiarato che potrebbero servire anni prima che il colosso renda disponibile una versione finale di queste possibilità . Nonostante questo, la tecnologia potrebbe sorprenderci molto velocemente.

 

Sull'Autore

Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.

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