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Cos’è il Prestito Titoli e come funziona: guida esaustiva

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 11, 2020, 21:17 GMT+00:00

Cos’è il Prestito Titoli temporaneo e come funziona? La guida spiega perché è utile conoscere questo meccanismo se sei investitore.

prestito titoli

Il prestito titoli, in inglese securities lending, è una attività di prestito prevalentemente esercitata a livello di grandi istituzioni e prevede che nell’operazione di prestiti il proprietario di obbligazioni o di azioni trasferisca temporaneamente la proprietà di tali attività finanziarie a un mutuatario (richiedente). Questi in cambio del prestito di asset ricevuto deve però offrire delle garanzie oltre a pagare delle commissioni. Di solito il collaterale a garanzia del prestito deve essere superiore al prestito di asset richiesto e deve costituirsi di obbligazioni, o azioni oppure di denaro contante.

Ecco spiegato in sintesi cos’è il prestito titoli, per comprendere invece come funziona un po’ più nel dettaglio prosegui la lettura e capirai perché può fare bene anche a te che gestisci nel tuo portafoglio finanziario quote di partecipazione in fondi d’investimento.

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Come funziona il prestito titoli?

Il prestito titoli non è una operazione che coinvolge piccoli investitori, di solito è una attività svolta da un intermediario di grandi dimensioni che chiede in prestito a un fondo, dei titoli su base temporanea.

I titoli possono essere azioni o obbligazioni.

L’intermediario che si rivolge a un fondo, ad esempio Blackrock, per prendere in prestito temporaneo azioni o obbligazioni (o tutte e due), deve pagare una commissione al fondo e fornire un collateral, cioè una garanzia sul prestito di titoli richiesti. Il meccanismo non è quindi diverso da un qualsiasi altro tipo di prestito, il mutuatario deve offrire delle garanzie e pagare una commissione per il prestito ricevuto.

Il valore del collaterale deve essere superiore a quello dei titoli richiesti, questo a tutela del fondo che fornisce il prestito in caso di mancata restituzione del prestito.

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Perché un intermediario prende in prestito?

Perché non acquistare direttamente nei mercati finanziari invece di affidarsi a un fondo da cui prendere in prestito, se bisogna comunque pagare delle commissioni e per giunta bisogna anche lasciargli una garanzia molto generosa?

I motivi per cui un intermediario prende a prestito sono molteplici:

  • utilizzo per coperture di mercato;
  • per effettuare operazioni di vendita allo scoperto;
  • come collaterale nell’ambito di altre operazioni.

Inoltre si ricorre a questa pratica perché il titolo serve per un limitato periodo di tempo: un solo giorno o qualche settimana. In questi casi risulta meno costoso per un grande intermediario prendere a prestito. Inoltre gli risulta più rapido e anche meno rischioso rispetto all’acquisto in via definitiva.

Poi vi sono le banche che svolgono il ruolo di ‘market maker’, queste prendono a prestito gli asset per creare il mercato di determinati titoli così da essere pronti nel caso in cui un cliente gli chieda l’acquisto di quel titolo specifico. Ecco che se a una banca gli viene chiesto di vendere dei titoli che non possiede, può prenderli in prestito in tempi molto rapidi per soddisfare la richiesta del cliente finale (l’investitore).

Il prestito titoli per le strategie di mercato

Il prestito dei titoli temporaneo è parte integrante delle diverse strategie praticate nei mercati finanziari, dove trova la migliore applicazione per raggiungere tre scopi distinti:

  1. contrattazione: assumendo un rischio per realizzare un profitto;
  2. arbitraggio: ricavare un profitto da differenze ingiustificate di prezzo senza assumere rischi;
  3. copertura: riducendo un rischio esistente.

Al mese di giugno 2019 risulta che 21.900 miliardi di USD erano disponibili per il prestito titoli a livello globale, mentre era di 2.400 miliardi di USD la quantità di asset in prestito titoli giornalmente (dati Markit).

La garanzia sul prestito titoli temporaneo

Altro aspetto interessante dell’operazione di prestito titoli temporaneo riguarda la garanzia.

Come abbiamo scritto in precedenza la garanzia è costituita da altre azioni od obbligazioni e più raramente da liquidità. Ora aggiungiamo la qualità, cioè gli asset dati come collateral devono essere di qualità per coprire effettivamente il potenziale rischio di non ritorno del prestito.

Inoltre l’operazione di prestito titoli e di collateral viene eseguita in parallelo, con uno scambio simultaneo.

Tuttavia la procedura è lievemente elaborata ed è così costituita. In una prima fase il titolo richiesto viene ceduto al mutuatario che a sua volta trasferisce la garanzia in contanti al prestatore. Nella seconda fase la garanzia in contate viene data in prestito al mutuatario, che scambia la liquidità con una garanzia in titoli.

Perché non si opta invece per uno scambio titoli parallelo? Perché da un punto di vista dello scambio quest’ultima operazione potrebbe configurarsi come tecnicamente troppo complessa.

Quali sono i vantaggi per il prestatore di titoli?

Chi presta titoli è solitamente un grande fondo di gestione che ha molti asset a sua disposizione. L’obiettivo della società di gestione del fondo è di farlo fruttare per conto dei suoi clienti investitori e il prestito di titoli temporaneo è uno dei veicoli di guadagno aggiuntivi che fanno parte dell’ampia strategia di tali fondi.

Il prestito, inoltre, è molto meno rischioso di altri strumenti perché viene garantito da un collaterale.

Gli investitori del fondo ricevono dei rendimenti per tale attività derivanti dalle commissioni di prestito applicate.

Il rendimento è ovviamente variabile, ma è noto che Blackrock ceda agli investitori il 62,5% dei ricavi ottenuti dall’attività di securities lending, mentre il Fondo trattiene per sé il 37,5% per coprire una parte dei costi operativi (fonte: Blackrock didattica – Prestito Titoli).

Se il prestatario non restituisce cosa succede?

Potrebbe accadere che il prestatario (mutuatario) non restituisca il prestito di titoli richiesto perché va in default. In questo caso il fondo d’investimento trattiene la garanzia e la usa per acquistare titoli sostitutivi. Come detto il collateral è sempre superiore al prestito erogato e di fatto il Fondo ne esce con un ulteriore guadagno.

Ecco perché il collaterale deve avere delle caratteristiche di liquidabilità elevate, inoltre i mutuatari vengono ammessi al prestito solo se soddisfano determinate caratteristiche di solidità finanziaria, in aggiunta si effettuano sui prestatari continue revisioni per garantire che rispettino ancora le garanzie inizialmente richieste.

In fine i costi del mutuatario

Ai fini della completa comprensione dell’argomento cos’è il prestito titoli temporaneo, leggiamo cosa paga il mutuatario in termini di commissioni.

Il mutuatario ha una commissione da pagare la cui entità non viene resta nota. Quel che è noto è che i mutuatari pagano anche per ottenere le garanzie necessarie a ottenere il prestito.

I mutuatari che pagano per ricevere le garanzie devono presentare solitamente titoli la cui qualità passa da normale a elevata. In alternativa devono reperire della liquidità aggiuntiva.

Senza dimenticare che i mutuatari delle volte si trovano nella condizione di pagare spese legali e amministrative se decidono di rivolgersi a un nuovo prestatore.

Concludendo

Come avrai compreso per il fondo che effettua il prestito titoli questo è un ottimo affare e per chi come investitore ha delle partecipazioni nei fondi, è un ottima notizia sapere che il fondo nel quale si è investito pratica il securities lending.

Chissà se in futuro anche i crypto hedge fund non decidano di fare qualcosa di simile nel nuovo settore delle criptovalute.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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