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Coinbase e Crypto Bank: espansione negli USA nonostante difficoltà

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 29, 2020, 08:36 UTC

Coinbase carta di credito e le Crypto Bank si espandono negli USA nonostante le difficoltà. Il nuovo Wild West digitale è pronto: pionieri cercasi.

coinbase analytics

Negli Stati Uniti, tra un passo avanti e un passo indietro quasi come in una strana danza, il mondo delle criptovalute prova ad espandersi. Lo fanno Coinbase con una nuova carta di credito collegata al conto dei clienti attraverso cui gli US-based potranno spendere tutte le altcoin abilitate negli USA. Ma anche Avanti Financial contribuisce all’espansione del settore ottenendo dallo Stato del Wyoming la licenza come Depository institution speciale: una licenza che nel mese di settembre di quest’anno aveva ricevuto anche Kraken.

Coinbase, la crypto carta di credito attiva negli USA

La crypto carta di credito di Coinbase, che sarà attiva da gennaio 2021, è la stessa attiva da aprile 2019 nel Regno Unito e nell’Unione Europea. Una carta di credito abilitata in 30 nazioni, attraverso cui i clienti possono utilizzare le proprie criptomonete anche per fare la spesa tutti i giorni in un negozio al dettaglio, volendo.

L’obiettivo della carta è appunto consentire alle persone di spendere anche nel mondo reale le proprie risorse finanziarie detenute nella forma di crypto asset.

Ovviamente tutto ciò ha i suoi costi, ma la mossa di Coinbase richiama la decisione di Paypal di entrare nel mondo delle criptovalute degli USA probabilmente agli inizi del 2021. Paypal si aprirà alle maggiori criptomonete: bitcoin (BTC), litecoin (LTC), bitcoin cash (BCH), ed ether (ETH). Al netto delle limitazioni che Paypal imporrà inizialmente all’uso delle criptovalute, è un passo in avanti significativo.

Avanti Financial

Mentre nel campo dei processori di pagamento vediamo nuovi e noti attori espandersi o entrare nell’agone crypto, anche nel settore un po’ più istituzionalmente definito bancario, vediamo dei progressi.

Dopo Kraken anche Avanti Financial, di Caitlin Long, riceve una licenza per operare come istituzione finanziaria negli USA. Con la special purpose depository institution (SPDI), Avanti è autorizzata ad accettare depositi monetari dai consumatori e in questo caso crypto asset: benvenuta crypto bank.

L’obiettivo di Avanti Bank & Trust è di fornire agli utenti del Wyoming un ponte tra i sistemi di pagamento in dollari USA e i digital asset. Grazie all’autorizzazione unanime ricevuta dallo State Banking Board (8 voti a favore su 8), dal 28 ottobre 2020 può ora offrire vari servizi finanziari evoluti nello Stato, tra cui la custodia di livello istituzionale di criptomonete accanto ai servizi bancari comuni.

L’inizio delle operazioni è previsto per gli inizi del 2021.

Avit di Avanti

Avanti Financial ha intenzione di distribuire una propria moneta digitale con la collaborazione di Blockstream quale partner tecnologico. Avit sarà una commercial bank money, altrimenti detta programmable electronic cash sviluppata sulla sidechain Liquid presente su Bitcoin.

Avit non sarà una rappresentazione digitale di un investimento (security token), ma una stablecoin ancorata al valore del dollaro USA. I clienti che possederanno Avit potranno riscattarla in dollari.

A cosa dovrebbe servire questa stablecoin (un’altra?) è ovviamente una domanda a cui Avanti Financial risponderà quando l’asset sarà pronto alla distribuzione.

Momento crypto

Al netto del valore di bitcoin che non smette mai di fluttuare tra cime e fondovalli, il mondo crypto appare essere sempre più interessante con l’atterraggio di nuovi attori.

Benvenuti nel Crypto Wild West, qui, come negli USA del 1800, si costruisce il futuro di una nuova nazione: digitale.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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