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Antonio Patuelli al Forum ANSA: Debito Italia ‘una palla al piede’

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jun 26, 2019, 08:48 UTC

Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana, al Forum ANSA dice: Debito Italia ‘una palla al piede'.

Antonio Patuelli

Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), Antonio Patuelli, ha parlato al Forum ANSA della condizione in cui versa il debito pubblico dell’Italia, di titoli di stato e del minibot pensato dalla Lega per pagare i restanti debiti che la P.A. ha nei confronti delle aziende italiane.

Patuelli lo dice con parole inequivocabili da chiunque, il nostro Paese “è appesantito da una palla al piede che è il debito pubblico che cresce ininterrottamente da 51 anni”.

E non solo il debito pubblico dell’Italia è un problema, anche lo spread sui titoli di stato è “una tassa occulta per tutte le attività degli italiani”. Il presidente dell’ABI spiega anche perché lo spread resta su livelli così alti (spread BTP Italia – Bund 10 anni a 250,2 punti al momento della pubblicazione), i mercati internazionali hanno scarsa fiducia “verso la Repubblica italiana e verso le sue capacità prospettiche non di pagare ma di ridurre il debito”.

Scritto con altre parole, gli investitori sono certi che l’Italia onorerà sempre il suo debito, ma sono scettici sulla capacità del sistema politico economico nostrano di avere il giusto approccio culturale per diminuire il debito Italia.

E il debito, aggiunge Patuelli, “è uno dei fattori che rallenta la crescita”.

 

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I titoli in italiani in pancia alle banche italiane

Il presidente Patuelli, tocca anche un argomento molto importante per il sistema economico italiano, che riguarda i titoli di stato italiani in pancia alle banche italiane.

Le banche italiane sono fortemente esposte, posseggono centinaia di miliardi di titoli di stato italiani. Questo perché le banche italiane hanno ricevuto negli anni scorsi molti fondi dalla Banca Centrale Europea (TLTRO II), da investire nell’economia italiana. Ma, nel momento in cui le banche non trovano dove investire i propri soldi, per non tenerli fermi e dover quindi pagare costi sulla liquidità ferma, investono nel marcato dei titoli di stato primario e secondario.

A gennaio 2020, le banche italiane dovranno restituire alla BCE il prestito ricevuto e per tale motivo dovranno prepararsi per tempo, verificando la liquidità disponibile (perché anche i titoli di stato in cui hanno investito sono sostanzialmente liquidità).

Le banche, quindi, da gennaio 2020 ritireranno una quota significativa dei loro investimenti in titoli di stato, perché devono restituire il prestito ricevuto dalla BCE.

Cosa accadrà? Che uno dei principali sostenitori del debito pubblico italiano, le banche italiane, faranno mancare parte del loro sostegno.

Patuelli, ha voluto così avvertire in anticipo il Tesoro, anche se lui è convinto che il ministro Tria lo sappia come stanno le cose.

Minibot e ritardi nei pagamenti della P.A.

Patuelli affronta anche il tema dei minibot, più volte dibattuto nelle ultime settimane. I minibot, in sintesi, dovrebbero ripagare il debito delle P.A. nei confronti delle aziende italiane principalmente.

Il presidente dell’ABI ricorda che il problema del ritardo nei pagamenti, negli ultimi 5 anni si è ridotto significativamente. Cinque anni fa la cifra era di “100 miliardi” oggi “discesa a circa un terzo”. Quindi, la situazione va corretta, “ma è meno emergenziale”.

In riferimento ai minibot come soluzione, egli afferma: la situazione deve essere alleggerita sulle spalle delle imprese e dei cittadini ma con meccanismi ortodossi”. I minibot, sono bot ovvero titoli di stato che aumenterebbero ulteriormente il debito Italia.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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