Il prezzo dell’Oro continua a trarre sostegno dal segnale accomodante della Federal Reserve e dalle crescenti tensioni geopolitiche.
Il prezzo dell’Oro mantiene un forte slancio rialzista e si consolida ben al di sopra del livello psicologico dei 3.700 $, segnando un nuovo massimo storico. Durante la sessione europea di lunedì, il metallo giallo continua a beneficiare di un contesto fondamentale favorevole, caratterizzato sia dall’orientamento accomodante della Federal Reserve sia dal riemergere di tensioni geopolitiche che alimentano la domanda di beni rifugio.
La FED, infatti, ha recentemente tagliato i tassi di 25 punti base e ha segnalato la possibilità di ulteriori due riduzioni entro la fine dell’anno. Questa decisione ha frenato il tentativo di rimbalzo del dollaro statunitense, ancora debole rispetto ai massimi recenti, favorendo il metallo giallo. Nonostante il quadro tecnico mostri condizioni di ipercomprato, la tendenza dominante resta chiaramente rialzista.
Le parole del presidente Jerome Powell hanno contribuito a delineare uno scenario complesso. Powell ha definito il taglio dei tassi come una misura di “gestione del rischio”, ribadendo però che le pressioni inflazionistiche rimangono elevate e che la Banca Centrale statunitense non intende affrettare ulteriormente le decisioni. Questa prudenza ha temporaneamente rafforzato il dollaro statunitense, ma gli investitori continuano a scommettere su un percorso di allentamento più rapido rispetto a quanto ufficialmente dichiarato.
Secondo i mercati, il tasso di riferimento (ora al 4,25%) potrebbe scendere sotto il 3% entro la fine del 2026. Questa prospettiva limita il potenziale di recupero del dollaro statunitense e mantiene solido il supporto per il prezzo dell’Oro, che resta in una posizione favorevole nel breve e medio termine.
Oltre alla politica monetaria, il metallo giallo trova ulteriore spinta dai rischi geopolitici, con il conflitto tra Russia e Ucraina continua a intensificarsi.
Al momento della scrittura, il prezzo dell’Oro si attesta a 3.720,52 $, in rialzo dello 0,96%, confermando un deciso momentum rialzista. Dopo la rottura della fase laterale di inizio settembre, il metallo giallo ha consolidato sopra il livello psicologico dei 3.700 $, un segnale che, se confermato, potrebbe aprire la strada ai tori verso il prossimo obiettivo chiave a 3.800 $.
Al contrario, un’eventuale correzione ribassista verrebbe confermata solo con una chiusura al di sotto dei 3.700 $. In tal caso, la pressione degli orsi potrebbe spingere le quotazioni prima verso il supporto annuale a 3.596,03 $, e, in caso di rottura, fino al successivo livello annuale a 3.504,17 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.