Platino a massimi storici. Gli analisti parlano di un supporto artificiale e duraturo al settore, con effetti che vanno oltre il semplice rimbalzo ciclico.
Le quotazioni del future sul platino, scambiato in dollari, hanno raggiunto nel corso della settimana un nuovo picco storico a 2561.0. A tale movimento ha fatto immediatamente seguito l’avvio di prese di beneficio che hanno spinto i prezzi fino a 2080.0, con una perdita complessiva di poco inferiore al 20%, maturata quasi interamente nella sola sessione di lunedì 29 dicembre.
L’arretramento di lunedì 29 ha sostanzialmente coinvolto l’intero comparto dei metalli preziosi e industriali; nel caso specifico del platino, però, la correzione non sembra aver compromesso la tenuta del trend rialzista di fondo. Il grafico a barre weekly evidenzia infatti un’ampia area di supporto compresa tra 2040.0/2075.0, tecnicamente in grado di sostenere nuovi allunghi del mercato verso l’area 2678.0/2710.0, dove è collocato l’attuale obiettivo di tendenza.
Non si esclude, inoltre, che il mercato possa disporre di ulteriori e più ampi spazi di rialzo nel corso dell’intero 2026, anche in considerazione delle crescenti difficoltà di approvvigionamento di questo metallo industriale a livello globale. Lo scenario di tendenza richiederebbe una revisione soltanto in caso di violazione di quota 2040.0 confermata da una chiusura weekly.
Il rally eccezionale di dicembre, il più forte degli ultimi quarant’anni per il platino, è stato innescato soprattutto dal cambio di rotta dell’Unione Europea sul divieto ai motori a combustione dal 2035, una decisione che prolunga di fatto l’utilizzo dei catalizzatori e richiede standard emissivi ancora più stringenti.
Questo implica carichi più elevati di PGM nei veicoli tradizionali, rafforzando strutturalmente la domanda di platino. Gli analisti di Mitsubishi parlano apertamente di un supporto artificiale e duraturo al settore, con effetti che vanno oltre il semplice rimbalzo ciclico.
Il mercato fisico è ulteriormente sotto pressione per effetto dello stock-building difensivo e dei flussi verso gli Stati Uniti, dopo l’inclusione dei PGM nella lista dei minerali critici da parte di Washington. Secondo gli analisti di Macquarie, citati da Reuters, il vero banco di prova arriverà dopo gennaio, quando il mercato avrà maggiore chiarezza sulla politica tariffaria USA: fino ad allora il platino resta sostenuto da fondamentali forti, ma esposto a oscillazioni ampie e rapide.
Sul grafico a barre a 30 minuti l’attenzione si concentra sulla collocazione dei supporti di breve periodo, quelli che sorreggono le aspettative di ampliamento del recupero con riferimento alle prossime 1-3 giornate.
Tali livelli risultano attualmente posizionati a 2174.5/2182.5 e 2122.0/2131.0. Ci attendiamo un provvisorio riavvicinamento ai supporti prima di una ripartenza del rialzo verso 2352.5, passando attraverso la resistenza intermedia collocata a 2277.5/2285.5.
Il segnale tecnico è long su test almeno del primo supporto. Lo stop va posizionato alla semplice violazione di quota 2122.0, senza attendere ulteriori conferme. Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.