Venerdì il prezzo dell'Oro attira alcuni acquirenti e blocca una correzione in atto da due giorni rispetto al massimo storico.
Il prezzo dell’Oro fatica a capitalizzare i modesti rialzi giornalieri e si muove con una lieve propensione positiva intorno all’area dei 3.650 $ durante la sessione europea di venerdì. La forza del dollaro statunitense, in rialzo per il terzo giorno consecutivo, rappresenta il principale ostacolo per il metallo giallo. Gli investitori hanno interpretato in maniera aggressiva le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, il quale ha ribadito che, nonostante il primo taglio dei tassi dal 2024, i rischi per l’inflazione restano orientati verso l’alto.
Un contesto di tono positivo nei mercati azionari limita ulteriormente la domanda di beni rifugio, indebolendo il momentum rialzista del prezzo dell’Oro. Tuttavia, le crescenti tensioni geopolitiche legate sia al conflitto tra Russia e Ucraina, sia all’intensificarsi delle operazioni militari in Medio Oriente, offrono ancora un certo sostegno al metallo giallo, impedendo agli investitori ribassisti di assumere posizioni aggressive. In questo scenario, la cautela resta la strategia dominante in attesa di conferme direzionali più solide.
Sul fronte internazionale, il presidente statunitense Donald Trump ha ribadito la necessità che gli alleati degli Stati Uniti interrompano l’acquisto di petrolio dalla Russia per aumentare la pressione economica su Mosca. Parallelamente, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che l’Unione Europea proporrà un’accelerazione del processo di riduzione delle importazioni di combustibili fossili russi.
Anche il Medio Oriente resta al centro dell’attenzione: l’esercito israeliano ha colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, aumentando le tensioni regionali e mantenendo alto l’interesse per asset rifugio come il metallo giallo. Questo contesto geopolitico fragile continua a fornire un paracadute contro eventuali ribassi più marcati del prezzo dell’Oro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.652,995 $, in rialzo dello 0,24% e con i tori in pieno lavoro per frenare la correzione delle ultime due sessioni. Un prepotente rientro dei tori verrebbe visto solo a seguito di una chiusura sopra i 3.660 $, con il livello chiave dei 3.700 $ a rappresentare il principale obiettivo rialzista.
Viceversa, un posizionamento sotto i 3.640 $ permetterebbe agli orsi di mantenere la loro pressione sul metallo giallo, spingendo la commodity verso il livello annuale dei 3.596,035 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.