Il prezzo dell’Oro cede i guadagni, con gli investitori che si interessano dei titoli azionari, con l'accordo UE-USA al centro dell'attenzione.
Il prezzo dell’Oro sta registrando una lieve flessione venerdì, continuando la sua discesa per la terza sessione consecutiva, stabilizzandosi intorno ai 3.350 $. Il metallo giallo ha perso terreno dopo aver raggiunto i recenti massimi intorno ai 3.440 $, risentendo di un cambio di propensione al rischio sui mercati globali. Il rafforzamento del dollaro statunitense, dovuto a dati economici positivi, e l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, hanno spinto gli investitori lontano dai beni rifugio come l’Oro.
L’ottimismo degli investitori sul fronte commerciale ha influenzato negativamente la domanda di Oro come bene rifugio. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un accordo commerciale con il Giappone, riducendo i dazi sulle esportazioni giapponesi al 15%. Inoltre, Trump ha parlato di progressi nei negoziati con l’Unione Europea, suscitando speranze che l’incertezza commerciale possa diminuire e che possano essere evitati dazi più elevati, che altrimenti avrebbero potuto aumentare l’avversione al rischio e sostenere il prezzo dell’Oro.
Nonostante i segnali positivi sull’accordo commerciale e l’incremento della propensione al rischio, la questione tariffaria rimane irrisolta e continua a pesare sui mercati. Trump ha ribadito la possibilità di applicare dazi significativi, fino al 50%, su alcuni prodotti, compresi i settori critici come automobili e semiconduttori. L’incertezza sul futuro delle tariffe potrebbe spingere nuovamente gli investitori a rifugiarsi nel metallo giallo, sostenendo temporaneamente il suo valore.
Le attese del mercato sono anche orientate verso la riunione della FED della prossima settimana, con le probabilità di un taglio dei tassi che si sono recentemente ridotte. Il mercato sta ora valutando la possibilità che la FED mantenga i tassi di interesse stabili per il momento, ma con la prospettiva di un possibile allentamento nei mesi successivi.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.358,47 $, in ribasso dello 0,30% ed in pieno tentativo di break-out ribassista del livello annuale dei 3.359,917 $. Una conferma del break-out permetterebbe agli orsi di mantenere salda la loro posizione e spingere il prezzo per raggiungere prima il supporto dei 3.320 $ e successivamente il livello annuale dei 3.288,195 $.
Tuttavia, una falsa rottura e relativo rimbalzo dal livello annuale dei 3.359,917 $ potrebbe suggerire un ritorno dei tori, i quali cercheranno di aumentare la loro pressione e dirigersi almeno verso la resistenza chiave dei 3.400 $. Un superamento di tale livello spingerebbe il prezzo dell’Oro verso la zona dei massimi precedenti, intorno al livello annuale dei 3.423,58 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.