Il prezzo dell’Oro estende i guadagni sopra i 3.400 $ mentre Trump intensifica le critiche al presidente della Federal Reserve Powell.
Il prezzo dell’Oro continua a beneficiarsi di un ambiente incerto, alimentato dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea, oltre alle preoccupazioni legate all’indipendenza della Federal Reserve. In questa fase di incertezze politiche ed economiche, il metallo giallo si è stabilizzato sopra i 3.400 $, segnando un deciso guadagno di oltre l’1% nella sessione di martedì e consolidando il suo slancio rialzista.
Le tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea sono al centro dell’attenzione degli investitori. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre dazi più elevati sulle importazioni provenienti dall’UE, spingendo l’Europa a prepararsi a misure di ritorsione. Questa incertezza, unita al rischio di un’escalation dei dazi, sta facendo salire la domanda di Oro come bene rifugio. Inoltre, Trump ha indicato che i dazi sul rame e su altri prodotti strategici potrebbero aumentare ulteriormente, alimentando l’incertezza economica e sostenendo la propensione a investire in Oro, visto come una protezione contro l’instabilità finanziaria.
Nel contesto di queste tensioni, l’incertezza sull’indipendenza della FED ha aggiunto carburante alla crescita del prezzo dell’Oro. Le dichiarazioni del Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, che ha messo in discussione la struttura della Banca Centrale statunitense e suggerito una revisione delle sue politiche non monetarie, hanno messo sotto pressione la credibilità della Banca Centrale. La possibilità che la politica monetaria della FED possa essere influenzata politicamente ha spinto gli investitori a cercare rifugio in asset considerati più sicuri, come il metallo giallo.
Anche le critiche continue da parte del presidente Trump nei confronti del presidente della FED, Jerome Powell, stanno sollevando dubbi sulla futura direzione della politica monetaria, aumentando ulteriormente il nervosismo del mercato.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.425,840 $, in ribasso dello 0,17% ed in pieno tentativo di consolidamento sopra il livello annuale dei 3.423,580 $; un consolidamento confermato permetterebbe ai tori del metallo giallo di continuare a mettere pressione alla commodity, che ora potrebbe raggiungere la zona dei massimi storici intorno al livello psicologico die 3.500 $ e del livello annuale dei 3.504,166 $.
Tuttavia, non è da sottovalutare un tentativo di pullback degli orsi che, se avesse buon esito, spingerebbe il prezzo dell’Oro di nuovo in zona livello chiave dei 3.400 $, dove un superamento di tale livello suggerirebbe un tentativo dei ribassisti di raggiungere il livello annuale dei 3.359,917 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.