Mercoledì il prezzo dell’Oro attira gli acquirenti dopo il calo durante la sessione asiatica, sfruttando le scommesse sulla riduzione dei tassi da parte della FED.
Il prezzo dell’Oro consolida i suoi guadagni sopra i 3.750 $, mantenendo un’impostazione positiva nella sessione europea di mercoledì. Dopo l’ennesimo rimbalzo intraday, il metallo giallo conferma il proprio status di bene rifugio in un contesto dominato sia dalle aspettative di politica monetaria accomodante della Federal Reserve sia dalle crescenti tensioni geopolitiche.
Gli investitori restano convinti che la FED ridurrà ulteriormente i tassi di interesse entro la fine dell’anno, dopo il taglio di 25 punti base avvenuto all’inizio di settembre. L’ipotesi di nuovi interventi a ottobre e dicembre continua a fungere da supporto strutturale per il metallo giallo, che beneficia della riduzione dei rendimenti obbligazionari e del minor costo opportunità legato alla detenzione di asset come l’Oro.
Il presidente della Banca Centrale statunitense, Jerome Powell, ha cercato di moderare le aspettative di ulteriori tagli rapidi, sottolineando che l’istituto deve bilanciare il rischio di un’inflazione ancora elevata con il rallentamento del mercato del lavoro. Secondo Powell, un allentamento troppo aggressivo potrebbe compromettere i progressi sul fronte dei prezzi, richiedendo successivamente una politica restrittiva più incisiva.
Queste dichiarazioni hanno temporaneamente rilanciato il dollaro statunitense, che ha interrotto una serie di due giornate negative. Tuttavia, la resilienza del prezzo dell’Oro suggerisce che il sentiment degli investitori rimane orientato verso posizioni difensive, soprattutto in un contesto globale caratterizzato da incertezza politica e militare.
Sul fronte internazionale, le tensioni continuano a crescere. La NATO ha avvertito Mosca dopo le violazioni dello spazio aereo di Estonia, Polonia e Romania, riaffermando la disponibilità a utilizzare tutti gli strumenti di difesa necessari. Parallelamente, in Medio Oriente, Israele ha intensificato le operazioni a Gaza, mentre un nuovo rapporto delle Nazioni Unite ha sottolineato l’intenzione del governo israeliano di mantenere un controllo strutturale sulla regione.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.774,93 $, in rialzo dello 0,28% e sul punto di riprendere il rialzo, con i tori che aspettano una decisa chiusura sopra i 3.760 $ prima di aumentare la loro pressione. Il primo obiettivo LONG è il livello chiave dei 3.840 $, il cui superamento aprirebbe le porte per una sortita rialzista e tentare di raggiungere i 3.840 $.
Al ribasso, una chiusura sotto i 3.735 $ potrebbe portare ad un aumento della pressione ribassista, con gli orsi che spingeranno il metallo giallo in zona 3.680 $, limite superiore dell’ultima fase laterale.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.