Previsioni Prezzo Oro: Consolidamento in Atto prima della Rottura?

Ormai il mercato e gli investitori sono convinti che la Federal Reserve dovrebbe mantenere l’attuale percorso di inasprimento della politica monetaria in maniera più rapida per combattere l’alto livello di inflazione. Queste scommesse sono riaffiorate dopo gli ultimi verbali della Banca Centrale Statunitense, il quale si è mostrata ancora più aggressiva durante la riunione del FOMC del 14-15 giugno.

I funzionari hanno sottolineato la necessità di combattere più duramente l’inflazione anche se questo si potrebbe tradurre in un rallentamento economico e hanno indicato che probabilmente si vedrà un altro rialzo dei tassi di interesse di 50/75 punti base (0,50/0,75%) nel mese di luglio. E questo atto, a sua volta, sarà visto come il fattore chiave che fungerà da vento contrario al prezzo dell’Oro.

La stagionalità aiuterà a far apprezzare il prezzo dell’Oro?

Le recenti prospettive rialziste ancora più aggressive da parte della Federal Reserve hanno aiutato il dollaro americano a raggiungere dei massimi che non venivano toccati da quasi 20 anni e questo ha ulteriormente deteriorato i presupposti rialzisti del metallo giallo.

In questo momento solo i crescenti timori di recessione stanno tenendo a freno un ulteriore mossa ribassista, con i mercati azionari statunitensi che hanno offerto supporto all’Oro. Gli investitori e i trader ora restano in disparte in attesa del dato NFP di oggi per iniziare a capire quali saranno le prossime mosse per la commodity.

Dal punto di vista della stagionalità il mese di luglio è un mese rialzista per la commodity, dove negli ultimi 5 anni, è stato il terzo miglior mese dell’anno, con un guadagno medio del 2,74%; mentre negli ultimi 10 anni, è stato il terzo miglior mese dell’anno, con un guadagno medio dell’1,44%.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Oro

Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.740,99 $, in rialzo giornaliero dello 0,04% e in procinto di tentare di rialzare la testa dopo una settimana che ha portato il metallo giallo a perdere oltre il 3% e superare agilmente il target intermedio 1.776,14 $ e il livello annuale 1.741,60 $.

Ci si potrebbe pensare che a breve potrebbe esserci una forte correzione al rialzo ma al momento persiste una mancanza di un interesse all’acquisto significativo da parte degli investitori.

Pertanto, un qualsiasi tentativo di rialzo potrebbe essere visto come un’opportunità di ripartire al ribasso poiché è quasi sicuramente assodato che l’Oro chiuderà in rosso per la quarta settimana consecutiva. Dal punto di vista degli obiettivi, quello di breve termine è il livello annuale 1.710,90 $ mentre quello a breve/medio termine è il limite superiore dell’area di demand a 1.693,50 $.

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