Il prezzo dell’Oro raggiunge e supera il livello chiave dei 1.900 $ con il deterioramento delle tensioni dell’Est Europa e la conseguente invasione della Russia in Ucraina.
Il prezzo dell’Oro nelle ultime ore della seduta di lunedì e le prime di martedì (sessione dell’Asia e del Pacifico) raggiungendo il massimo dell’anno a 1.914,63 $ dopo il deterioramento delle tensioni geopolitiche nell’Europa dell’Est. Il presidente Vladimir Putin ha ordinato al proprio esercito di avanzare verso le due regioni di Donetsk e Lugansk dopo aver riconosciuto la loro indipendenza nella giornata di ieri.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che questa mossa fa parte del tentativo di Mosca di avere il giusto pretesto per un’ulteriore invasione dell’Ucraina . Gli Stati Uniti e l’Europa potrebbero annunciare nuove sanzioni contro la Russia se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che a breve emetterà un ordine esecutivo per vietare “nuovi investimenti, scambi e finanziamenti da parte di cittadini statunitensi verso, da o all’interno delle due regioni separatiste”.
Questa escalation geopolitica potrebbe portare ad un forte incremento della volatilità del mercato finanziario e di conseguenza sostenere la domanda di Oro (e l’aumento del prezzo di esso, dato il ruolo di bene rifugio per eccellenza soprattutto per questa tipologia di eventi). Poiché la situazione in Ucraina è estremamente confusa, il prezzo dell’Oro ha un bel potenziale di rialzo che potrebbe portarlo a raggiungere livelli toccati a seguito dello shock del Covid.
Questa forte domanda di detenere beni “di sicurezza” ha spinto i prezzi delle obbligazioni USA in forte ribasso. Il rendimento obbligazionario a 10 anni ha chiuso la seduta di lunedì 21 gennaio in ribasso dell’1,53%, rendendo di conseguenza l’Oro più attraente per gli investitori dato che il costo/opportunità per la detenzione di Oro diminuisce. Si ricorda che il prezzo dell’Oro e il rendimento obbligazionario a dieci anni hanno storicamente una correlazione inversa.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.894,53 $, sorprendentemente in ribasso dopo la formazione del massimo dell’anno a 1.914,63 $ e al di sotto del target intermedio 1.900 $.
Probabilmente è una prima presa di profitto dopo tre settimane rialziste consecutive, portando l’Oro da 1.792,31 $ ai livelli attuali; un incremento di prezzo del 5,7%. La tendenza generale è ovviamente rialzista e ora occorre attendere qualsiasi input long per mettersi a favore di trend e sfruttare quindi il momentum attuale. Molto probabile il raggiungimento dell’obiettivo “finale” di questo movimento, il limite inferiore dell’area di supply a 1952,46 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.