Previsioni Petrolio WTI: si Sgonfia il Rialzo post OPEC

La riunione dell’OPEC di domenica 4 giugno è stata tutt’altro che normale. Generalmente, i paesi dell’OPEC hanno una buona idea di ciò che deve essere concordato prima delle riunioni, rendendo queste riunioni in qualche modo una pura formalità. Questa volta, tuttavia, l’incontro si è esteso oltre la sua durata tipica poiché i delegati sauditi hanno insistito sul fatto che sono necessari ulteriori tagli per rilanciare il prezzo dell’Oro nero, un’opinione che non è riuscita a ottenere un ampio sostegno.

Alla fine, sembrerebbe che sia stato raggiunto un compromesso con il taglio della produzione da parte dell’Arabia Saudita di 1 milione di barili al giorno dal mese di luglio. Tagli che si aggiungono all’ammontare attuale di 3,66 milioni di barili al giorno di tagli messi in atto per “stabilizzare” il mercato, soprattutto il prezzo del Petrolio WTI, il benchmark della quotazione del greggio.

Si è subito sgonfiata la bolla dell’OPEC

Il mercato è salito al rialzo all’apertura di lunedì, spinto dalla notizia dei tagli alla produzione di 1 milione di barili al giorno in Arabia Saudita. Tuttavia, il Petrolio WTI ha tirato subito i remi in barca poiché le preoccupazioni sulla domanda globale continuano a pesare sull’Oro nero. Il brusco cambio di direzione evidenzia che il livello psicologico dei 70 $ potrebbe essere raggiunto e superato se lo slancio ribassista dovesse aumentare la sua forza.

Tuttavia, a far diminuire la probabilità di una forte accelerazione del ribasso è l’ultimo report settimanale Commitments of Traders (COT) della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), il quale ha mostrato un aumento di oltre il 5% delle posizioni nette degli istituzionali a favore del Petrolio WTI, passando dai 160,7K a 169,3K.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Petrolio WTI

Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 70,81 $, in ribasso settimanale dell’1,44% ed in piena verve ribassista dopo la chiusura del gap up di lunedì. Ci sono tutti i presupposti per una continuazione del ribasso ma occorre prima attendere il vero input ribassista, una chiusura settimanale sotto il livello annuale 70,08 $ (livello annuale). D’altro canto, con una chiusura sopra di esso non esclude un ritorno prepotente dei tori che cercheranno di riagguantare il target di breve termine dei 74,52 $, il limite inferiore dell’area di supply.

Comunque, a chiusura sotto 70,08 $ confermata, gli orsi probabilmente aumenteranno le proprie posizioni e si dirigeranno velocemente presso la prima zona obiettivo rappresentata dall’area di demand 66,61/67,95 $. Successivamente, con un forte break-out dell’area menzionata, non è da escludere il raggiungimento del livello annuale 62,23 $, zona dei minimi agosto 2021.

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