Previsioni Petrolio WTI: la Russia Aumenta l’Offerta ma il Greggio Sale ancora

Martedì, durante la mattinata di negoziazione europea, il prezzo del Petrolio WTI stazionava in leggero territorio negativo intorno agli 82 $ al barile. Un calo, durato poco, attribuito all’aumento dell’offerta dalla Russia, unito alla moderazione della domanda di carburante per aerei e ad una fase di attesa in vista della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse. La Russia ha incrementato le sue esportazioni in risposta agli attacchi ucraini alle infrastrutture petrolifere del paese, contribuendo a continuare la pressione al ribasso sull’Oro nero.

Tuttavia, gli analisti hanno evidenziato altri attacchi dei droni ucraini contro tre raffinerie di petrolio russe durante il fine settimana, che rappresentano almeno il 10% della capacità totale di lavorazione di greggio della Russia, situazione che fanno da contraltare all’aumento dell’offerta e che sta contribuendo l’attuale rally del Petrolio WTI.

Panoramica fondamentale Petrolio WTI

A dar un forte contributo al rally dell’Oro nero, si evidenza l’annuncio dell’Iraq di ridurre le sue esportazioni di greggio a 3,3 milioni di barili al giorno nei prossimi mesi per compensare il superamento della quota OPEC di gennaio. Inoltre, le esportazioni di greggio dell’Arabia Saudita sono diminuite per il secondo mese consecutivo, scendendo a 6,297 milioni di barili al giorno a gennaio rispetto a 6,308 milioni di barili al giorno a dicembre.

Il CEO di Saudi Aramco ha dichiarato nella giornata di ieri che la domanda globale di greggio non dovrebbe raggiungere il picco per qualche tempo, sottolineando anche la necessità che i politici garantiscano investimenti sufficienti nell’Oro nero (e nel gas) per soddisfare i consumi, liquidando l’idea di eliminare gradualmente i combustibili fossili come una fantasia. In aggiunta, Nasser prevede che la domanda di Oro nero raggiungerà un nuovo record di 104 milioni di barili al giorno nel 2024.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Petrolio WTI

Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 82,73 $, in rialzo settimanale del 2,12% ed in palese pieno momentum rialzista dopo che la settimana precedente il Petrolio WTI ha chiuso in territorio fortemente positivo (+4,10%) e sopra all’area di supply 80,15/80,84 $. Manca veramente poco al raggiungimento dell’obiettivo rialzista principale rappresentato dal livello annuale degli 83 $.

Per il momento un ritorno degli orsi non è in agenda, occorre monitorare la situazione intorno agli 83 $, il quale è una zona di interesse istituzionali che potrebbe comportare ad una correzione del Petrolio WTI, con i due livelli chiave degli 82 $ e 81 $ a rappresentare gli obiettivi short principali.

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