Il Petrolio WTI rinnova un nuovo minimo da due settimana sotto i 78 $ mentre scende per il quarto giorno consecutivo. I ribassisti sperano in un regalo dal livello chiave dei 78 $.
Il prezzo del Petrolio WTI è sceso di poco più del 2% nella giornata di mercoledì e la giornata odierna sembra che chiaramente voglia continuare lo stesso andazzo, nonostante il forte calo delle scorte di greggio statunitense, mentre il future del dollaro americano si sta rafforzando sui timori dell’imminente rialzo del tasso di interesse della FED che potrebbe tenere a freno la domanda di Oro nero nel panorama globale.
Generalmente un dollaro americano in forze potrebbe danneggiare la domanda globale di greggio, rendendolo quindi più costoso in altri paesi. Inoltre, i rialzisti del Petrolio WTI sono stati scoraggiati dall’ancora elevato livello di inflazione in Europa e dei dati disomogenei del più grande importatore di greggio al mondo, la Cina.
Il rafforzamento del dollaro americano non solo (ovviamente) deprezza il Petrolio WTI ma ha influenze anche da punto di vista fondamentale. Infatti, questo rafforzamento sta gravando sugli asset rischiosi, soprattutto a seguito degli ultimi dati sull’inflazione dell’Eurozona.
Inoltre, diversi analisti ritengono che il mercato sia troppo concentrato sul lato dell’offerta di greggio dopo il taglio della produzione improvviso da parte dell’OPEC, non capendo che la domanda globale di Oro nero sia significatamene più debole di quanto percepito. In poche parole, l’attuale prezzo del Petrolio WTI non ricalca perfettamente l’andamento dal punto di vista fondamentale e una continuazione del ribasso dell’Oro nero non è da sottovalutare.
Dal lato prettamente dei dati macroeconomici, si rammenta che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuiti di 4,6 milioni di barili, ben 3,5 milioni in più rispetto le previsioni degli analisti.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 77,98 $, in ribasso di oltre l’1,50% ed in pieno movimento ribassista per colmare il vuoto di prezzo lasciato dal gap up di qualche settimana prima. Il primo ostacolo, il livello annuale 77,93 $, sta già svolgendo il suo lavoro con il rimbalzo su di essa e non è da sottovalutare una correzione long prima di affondare il colpo.
Infatti, i trader ritengono che qualsiasi rialzo è un’opportunità di aumentare le posizioni ribassiste con un unico obiettivo dichiarato: 75,67 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.