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Nonostante l’Alta Inflazione e la Bassa Disoccupazione l’Euro Dollaro non Riesce ad Alzarsi

Da
Flavio Ferrara
Pubblicato: Mar 3, 2022, 17:10 GMT+00:00

L’euro dollaro non riesce a scrollarsi di dosso le pressioni ribassiste nonostante l’alto livello di inflazione e il tasso di disoccupazione sceso al minimo storico.

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Inaspettatamente la disoccupazione dell’Eurozona è scesa più del previsto raggiungendo il 6,8%, al minimo storico ma questo traguardo non ha scalfito la discesa del prezzo dell’euro dollaro, oramai sempre più convinto di scendere verso altri minimi storici. Fattore determinante della ripresa del mercato del lavoro può essere attribuita alla politica monetaria estremamente accomodante della Banca Centrale Europea, i tassi di interesse allo zero percento e gli stimoli economici del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program).

Grosso problema sta diventando l’inflazione, in rialzo a causa principalmente dell’impennata dei prezzi dell’energia, manifestatasi negli ultimi dati PMI. I prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 30,6% su base annuale e del 5,2% (il doppio rispetto alle previsioni degli analisti) su base mensile.

Il fiber in ribasso anche per tutto il mese di marzo?

Nella giornata di ieri si è assistito alla consueta testimonianza del presidente della FED Jerome Powell, quale ha per sommi capi confermato che un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base avverrà in occasione della prossima riunione della FED calendarizzato il 16 marzo. Sebbene, sebbene Powell non abbia allontanato un’apertura per un aumento più ampio (50 punti base), e ciò si verificherebbe nel caso in cui l’inflazione non diminuirà entro.

Una decisione decisamente in controtendenza rispetto i piani della BCE che, tuttavia, può prendere in considerazione una politica più restrittiva se vi saranno le condizioni per un compromesso tra un aumento delle pressioni inflazionistiche, arrivato ora al livello record 5,8% e una crescita economica.

Considerando queste premesse fondamentali, probabilmente il fiber per la maggior parte del mese di marzo dovrebbe avere un andamento ribassista.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

La quotazione del fiber è scesa incessantemente dall’ultima riunione della BCE di fine gennaio, dopo che il mercato aveva felicemente considerato un approccio aggressivo dell’Eurozona sfociato anche in un forte rialzo, stoppato però dal target intermedio 1,1455.

Dopo la rottura del minimo della giornata di ieri 2 marzo, l’euro dollaro probabilmente continuerà la propria corsa ribassista che permetterà di raggiungere diversi obiettivi di breve/medio termine; il più vicino è il target intermedio posto a 1,1019 mentre i successivi target intermedi sono posti rispettivamente a 1,0930 e 1,0824.

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Sull'Autore

Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.

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