Il cambio euro dollaro non riesce a frenare il ribasso nonostante il dato sull’IPC dell’Eurozona ha riportato l’ennesimo record, attestando al 5,8%.
Il prezzo dell’euro dollaro è riuscito a sfondare il supporto 1,11 e ora si avvicina pericolosamente verso il prossimo supporto psicologico a 1,10 nonostante l’ultimo rilascio del dato IPC dell’Eurozona ha riportato un aumento del livello di inflazione rispetto alle previsioni (5,8% rispetto al 5,4%). L’attuale livello record di inflazione potrebbe portare la BCE a confermare il primo aumento dei tassi nel 2022, considerando che l’ultima riunione di febbraio della Banca Centrale Europea ha dato una forte percezione aggressiva poiché la porta per un rialzo è stata lasciata aperta per un potenziale aumento nel quarto trimestre del 2022.
Da allora, le prospettive dell’EURO sono state fortemente ridimensionare dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a causa del potenziale impatto che potrebbe avere sull’Eurozona. La dipendenza dell’UE dalle forniture energetiche russe sta creando non pochi problemi e nel breve termine sicuramente porterà ulteriori pressioni sull’euro dollaro, visto che gli investitori stanno comprando massicciamente dollaro americano.
Il catalizzatore del fiber in questi ultimi anni, il future del dollaro americano, ha formato un nuovo massimo 2022 e sembra molto vicino ad un break-out dell’area di supply che comporterebbe ad un forte ribasso per l’euro dollaro che potrebbe toccare i livelli pre-Covid (marzo 2020).
Come ben evidente nel grafico precedente, il future DXY ha formato il nuovo massimo dell’anno al livello 97,829, un livello di prezzo leggermente al di sopra del limite superiore dell’area di supply e vicino al livello annuale 97,943, considerato al momento il target di brevissimo termine. Un agile superamento di 97,943 comporterebbe una decisa accelerazione del future del dollaro usa e di conseguenza porterebbe ulteriori pressioni ribassiste sull’euro dollaro.
La riunione di marzo della FED è ora come non mai di importanza chiave per gli istituzionali per capire quale sarà il futuro andamento del fiber.
La giornata di ieri ha registrato uno dei cali maggiori degli ultimi tempi, col prezzo del fiber che ha chiuso la giornata a 1,1124, e questa seduta sta confermando il momentum ribassista.
Il prezzo sta confermando la rottura del micro-supporto a 1,1146 che comporterebbe ad un’accelerazione ribassista con diversi target lungo la strada:
– 1,1019;
– 1,0930;
– 1,0824.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.