Il cambio euro dollaro (EUR/USD) viene scambiato in territorio moderatamente rialzista, sopra gli EMA a 50 e 100 giorni, ma testa già un baricentro molto delicato, che potrebbe riportare le quotazioni al ribasso.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha lentamente recuperato parte delle perdite della prima parte della scorsa settimana. In quei giorni, il prezzo era arrivato ad avvicinarsi al supporto di 1,09, come conseguenza dei dati macro e del parziale riassorbimento dell’euforia legata alla possibile decisione della Fed di ridurre l’innalzamento dei tassi.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente quota 1,09740, mentre l’indice del dollaro USA si trova a 101,5 punti.
Le prospettive vedono una possibile lateralità per il cambio euro dollaro, tra il livello di 1,0965 e quello di 1,0998. Il break-out sopra 1,10 sarebbe garantito solo da una solida spinta rialzista da parte del mercato, legata verosimilmente alle novità sulla politica monetaria della Fed.
Il cambio euro dollaro apre guardando ancora a un possibile recupero, in una settimana carica di dati macro di rilievo.
Innanzitutto, occorre evidenziare che per mantenersi al rialzo il cambio euro dollaro dovrà evitare un calo sotto il baricentro di 1,0975 che viene testato in queste ore. Il rischio per i rialzisti sarebbe quello di un nuovo arretramento anche sotto 1,095 e giù fino ai minimi della scorsa settimana su 1,092 circa.
Se il cross dovesse riuscire a mantenersi sopra questi valori, potremmo attenderci un proseguimento del recupero verso il target di 1,098 e fino ai massimi della scorsa chiusura weekly a 1,09938. I dati macro dovranno poi garantire il giusto sostegno per un avvicinamento graduale e duraturo verso 1,0998, a un passo dal target principale di 1,10.
Al momento, il macrotrend rimane comunque positivo, se si considera che il prezzo si trova ancora sopra l’EMA a 50 giorni (individuabile a quota 1,09625) e a 100 giorni (1,09276).
La giornata odierna parte con l’aggiornamento periodico sul clima imprenditoriale in Germania secondo l’indice IFO. Nel pomeriggio, si attende invece l’indice manifatturiero della Dallas Fed e l’indice dell’attività nazionale di Chicago Fed.
Per altri dati macro più impattanti occorrerà attendere invece le giornate di mercoledì e giovedì.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.