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Investire in immobili o investire in azioni: dove conviene?

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 18, 2022, 09:12 UTC

Investire in immobili o investire in azioni? Dove conviene allocare i propri capital liquidi di questi tempi? Ecco alcune informazioni utili.

Investire in immobili o investire in azioni

In questo articolo:

Indubbiamente i tempi che stanno attraversando i mercati finanziari sono assai turbolenti per una serie di problemi che conosciamo e che ormai è chiaro a tutti stanno portando a un grande cambiamento che richiederà un certo tempo di adeguamento.

Per tale motivo alcuni investitori si stanno guardando in torno e si domandano dove convenga investire, se è meglio investire in immobili o investire in azioni in questa fase di cambiamento storico per l’economia globale.

In parole molto povere, un certo numero di investitori si domanda se non sia meglio tornare al mattone per ora e lasciar perdere per un po’ di tempo gli investimenti nei mercati finanziari.

Domanda legittima e qui proveremo a dare una risposta, mostrando che anche chi ha poche risorse per comprare una casa come investimento può trovare una via solida per investire nell’immobiliare.

Partiamo fornendo degli elementi distintivi di base tra l’investire in immobili e in azioni oggi.

Conviene investire in immobili o conviene investire in azioni?

Prima di investire in immobili o di investire in azioni, è bene capire la differenza che intercorre tra i due tipi di investimento.

  • Investire in immobili: tradizionalmente l’investimento immobiliare necessita dell’acquisto dell’immobile: uno o più appartamenti; terreni ad uso agricolo o con licenza per edificare; capannoni industriali; ecc. L’acquisto ha come obiettivo far derivare una rendita immobiliare nel lungo periodo, ad esempio, attraverso l’affitto a terzi o la rivendita dell’asset immobiliare a un prezzo superiore a quello di acquisto. Nella pratica l’investitore si affida ad agenzie immobiliari o compra l’immobile direttamente da privati.
  • Investire in azioni: l’investimento in titoli azionari è per certi versi meno elaborato perché basta aprire un conto di trading presso una piattaforma autorizzata e si è pronti a investire in azioni o in altre classi di attivo. L’investimento in azioni ha la caratteristica di restituire un ritorno economico sia sul breve periodo che sul lungo periodo. Ciò è possibile effettuando delle operazioni di scambio dei titoli a prezzo di mercato o a prezzo prefissato.

Rendita immobiliare e rendimento azionario: le distinzioni

Capiamo meglio i due tipi di investimento spiegando la rendita immobiliare e il rendimento azionario. Abbiamo sin qui appreso che la natura dell’asset è diversa per i due tipi di investimento: fisico per l’immobile; dematerializzato per le azioni.

  • La rendita immobiliare deriva dall’affitto dell’immobile (appartamento, villa, terreno agricolo, capannoni industriali) o dalla vendita a un prezzo superiore rispetto all’acquisto.
  • Il rendimento azionario deriva da due “fonti”. La prima fonte è la plusvalenza, cioè la vendita delle azioni a un prezzo superiore al prezzo di acquisto. La seconda fonte di rendimento azionario deriva dal dividendo eventualmente riconosciuto agli azionisti.

Questa una prima sintetica serie di informazioni che servono a inquadrare le differenze di base tra l’investimento nell’immobiliare e l’investimento nel settore azionario. Proseguendo approfondiamo nel dettaglio i due tipi di investimento per scovare i lati positivi e negativi.

Investire in immobili conviene? Cosa sapere

Chi l’immobile lo ha ereditato è relativamente avvantaggiato, può dedicarsi subito ai modi per far fruttare il proprio immobile nel tempo. Tuttavia, non è detto che ereditare un immobile sia sempre una fortuna e questo perché dipende dal contesto geografico in cui l’immobile è collocato.

Chi invece deve anzitutto acquistarlo l’immobile ha alcuni passaggi in più da compiere.

In generale quando si è alla ricerca di elementi che aiutino a capire se conviene investire nell’immobiliare bisogna tenere in considerazione i seguenti fattori.

  • Collocazione geografica dell’immobile: dov’è collocato l’immobile? Si trova al centro di una grande città o in una frazione di un piccolo paese? La domanda di quel tipo di immobile in quell’area geografica è forte o debole?
  • Reale valore dell’immobile: i parametri che spingono le persone a comprare un appartamento o una casa indipendente cambiano nel corso del tempo. Il reale valore dell’immobile non è più legato solo al fatto se si trova in centro città o in periferia. Alcune persone scappano dai centri abitati affollati, inquinati e super trafficati. Quando si parla di casa ristrutturata poi, cosa si intende? Se l’immobile non è stato aggiornato dal punto di vista antisismico e non è stato applicato quantomeno il “cappotto termico”, l’acquirente si domanderà se il prezzo proposto corrisponde davvero al valore reale dell’immobile.
  • Le tempistiche: acquistare e vendere un immobile richiede tempo. Se va bene pochi mesi, in altri casi può richiedere molti mesi o anche anni. Tutto dipende dal fiuto dell’investitore, il quale deve essere in grado di anticipare la domanda di acquisto di immobili in un determinato territorio.
  • I costi di acquisto e di vendita degli immobili: acquistare e vendere un immobile costa e non poco. Se si passa attraverso un intermediario i costi lievitano in modo significativo, e non va dimenticato che anche il notaio è un costo, e che in più ci sono le tasse da pagare. Nel caso in cui non si abbiano i fondi necessari ad effettuare l’acquisto, si dovranno mettere in conto anche i costi del mutuo (in aumento significativo di questi tempi).

Investire in azioni conviene? Cosa sapere

Per capire se investire in azioni conviene è importante prendere in considerazione alcuni aspetti fondamentali che qui proponiamo in breve.

  • Conoscere le aziende quotate: prima di acquistare azioni è importante conoscere la società a cui le azioni sono collegate. Acquistare alla cieca è un grave errore che può compromettere in modo irreparabile il capitale. Si pensi, ad esempio, all’acquisto di un titolo azionario (Saipem, Tiscali) che viene poi ristrutturato per problemi interni alla società.
  • Acquistare titoli alla propria portata: se mensilmente si possono investire 100 euro, inutile ambire all’acquisto delle azioni Ferrari (RACE). In questi casi meglio scoprire titoli azionari con prezzi più bassi, ma non per questo meno robusti e interessanti (Intesa Sanpaolo, ad esempio). Chi può investire 1.000 e più euro al mese, tuttavia, non dovrebbe farsi prendere dalla frenesia e investire tutto su titoli eccessivamente costosi. Ecco perché è necessario conoscere i titoli.
  • I costi per investire in azioni: quando si acquistano azioni vere dei costi ci sono, altrimenti si opta per i più complessi contratti per differenza (CFD). Acquistare azioni prevede il pagamento della Tobin tax e di commissioni per effettuare la transazione (in fase di acquisto e di vendita). Queste commissioni sull’acquisto di azioni sicuramente non spaventeranno gli investitori interessati ad investire in immobili, perché a confronto sono assolutamente irrisorie. Anche se si investissero 100 mila euro in azioni, le commissioni resteranno lungamente al di sotto delle svariate migliaia di euro di costi e tasse necessari per investire in immobili fisici.
  • Fattore tempo: anche acquistare e vendere azioni richiede tempo e pazienza.

Investire nell’immobiliare attraverso i mercati finanziari

Se abbiamo 10 mila euro da investire e volessimo comunque investire nel settore immobiliare, possiamo farlo? La risposta alla domanda è sì.

Possiamo investire nell’immobiliare anche con 50 e 100 euro grazie ai mercati finanziari.

Esistono, infatti, molte società immobiliari quotate in Borsa delle quali possiamo acquistare le azioni.

Oppure è possibile investire in fondi di investimento quotati e scambiabili nelle borse valori, i cosiddetti ETF, legati sempre al settore immobiliare.

Negli articoli che qui sotto suggeriamo, riportiamo delle opportunità di investimento nell’immobiliare interessanti da seguire:

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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