Pubblicita'
Pubblicita'

Investimento immobiliare USA, ecco come sta cambiando volto

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 5, 2022, 08:06 UTC

Investimento immobiliare negli USA, ecco come sta cambiando volto in particolare il business del real estate residenziale legato agli affitti.

investimento immobiliare

La pandemia lo sappiamo ha fatto acquisire ad aziende e persone una nuova consapevolezza degli “habitat” di vita in cui si è sempre mosso. E questo sta impattando in modo significativo sull’investimento immobiliare che cambia le sue prospettive.

Negli Stati Uniti d’America, in particolare, il settore immobiliare residenziale sta vivendo un momento di trasformazione partito già prima della pandemia e che si muove ora su due direttrici.

Da una parte una legge nazionale statunitense ha imposto ai vari Stati di introdurre un controllo sugli affitti, imponendo un tetto di crescita percentuale.

Dall’altra parte la pandemia e il cambiamento climatico stanno cambiando le prospettive di vita degli statunitensi, che si trasferiscono dove è più conveniente e salutare vivere.

Ciao California

Kiplinger.com fa notare che è in atto un movimento di abbandono della California a causa del cambiamento climatico, che rende quello Stato sempre meno vivibile: alte temperature; siccità prolungata; difficoltà di approvvigionamento dell’acqua; incendi spaventosi.

Così i cittadini si spostano in altri Stati, tra cui il Texas, la Florida e in altri Stati del sud dove le leggi sul business e le tasse, oltre ad aria più fresca, sono più favorevoli.

I piccoli proprietari vendono alle Real estate

Altro fenomeno in corso negli Stati Uniti riguarda la vendita delle proprietà residenziali possedute dai piccoli proprietari.

Reuters lo scorso anno ha raccontato la storia di due amici e soci in affari, che a Rochester, New York, possedevano ben 96 unità immobiliari in affitto date a persone per lo più impiegate nel settore dei servizi.

Si trattava di affitti a basso prezzo per persone con basso reddito, ma che permetteva loro di mandare avanti con profitto l’attività immobiliare. La pandemia ha azzerato gli stipendi di questa categoria di persone e da mesi non ricevevano più l’affitto, inoltre, la legge approvata negli USA per ristorare i proprietari di casa, si è impantanata nella burocrazia e in molti hanno ricevuto i ristori con notevole ritardo.

Soluzione? Hanno venduto gran parte delle unità immobiliari agli investitori istituzionali del settore real estate. E questo fenomeno si è diffuso in tutti gli USA, dove i proprietari vendono per recuperare le perdite.

Di conseguenza, si sta verificando un vero e proprio accentramento della proprietà delle case date in affitto, ora in mano a poche grandi società immobiliari statunitensi. Forse un bene per chi vorrà investire nelle società del real estate statunitense nei prossimi anni, ma gli effetti sul territorio saranno da valutare sul lungo periodo.

Il tetto agli affitti

Gli Stati Uniti avevano introdotto prima della pandemia una legge nazionale per imporre un tetto alla crescita degli affitti.

Tale legge è stata recepita dai vari Stati, in particolare durante questi anni di pandemia, per scongiurare aumenti incontrollati a danno di famiglie non autosufficienti.

In alcuni Stati, grazie ad alcune ampie possibilità offerte dalla nuova legge nazionale, sono state imposte delle ulteriori restrizioni che non consentono al proprietario di casa di effettuare una adeguata verifica patrimoniale ed anche sulla fedina penale dell’affittuario.

In alcune città come Santa Ana e St. Paul, viene imposto al proprietario di casa di pagare lui il trasloco agli inquilini che non possono permettersi di pagare l’affitto.

Se da un lato tali leggi provano a tutelare i più deboli, dall’altra i piccoli proprietari di casa ne sono stati fortemente penalizzati e piuttosto che ritrovarsi in perdita, hanno deciso di vendere alle grandi società immobiliari le quali hanno più spazi di manovra finanziaria.

Uno scenario che sta mutando il modo di investire nell’immobiliare negli USA e che sta impattando anche sulle scelte dei piccoli azionisti del settore.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'