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Stati Generali economia italiana: quali sono i progetti concreti?

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 14, 2020, 07:57 UTC

Inaugurati gli Stati Generali dell’economia italiana da Conte e i leader europei: ma quali sono i progetti concreti per l'Italia? Il sogno di Conte.

"CC-BY-4.0: © European Union 2019 – Source: EP"

Gli Stati Generali dell’economia italiana hanno avuto inizio con la “giornata inaugurale” e di respiro europeo per dare al progetto italiano una dimensione europea ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo discorso introduttivo.

Questi Stati Generali iniziano però con una mancanza, quella del centrodestra e anche con molte perplessità che non provengono solo dagli opinionisti: il silenzio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella non è secondario.

Tralasciamo il piano politico e concentriamoci su quello economico, perché questi Stati Generali si potrà dire che saranno serviti a qualcosa solo se produrranno qualcosa di economicamente concreto: l’Italia di progetti irrealizzati e di cattedrali nel deserto è piena.

Tuttavia non possiamo che basarci sulle parole e le promesse di un Progetto di Rilancio che in questi giorni Conte vorrebbe se ne delineassero quantomeno i contorni… Però non si può fare a meno di far notare che la Task Force di Vittorio Colao sembra qualcosa di già passato: che fine ha fatto e che utilità ha avuto?

I progetti… tutti da scrivere

Il piano che il governo sta elaborando e per il quale chiede il contributo di tutti, “si articola in tre linee strategiche” ha detto Conte nel discorso di apertura a Villa Doria Pamphilj.

  1. Modernizzazione del Paese.
  2. Transizione ecologica.
  3. Inclusione sociale, territoriale e di genere.

Per quanto riguarda la modernizzazione del Paese si pensa a una pubblica amministrazione più efficiente e digitalizzata. Qui Colao ha suggerito di passare tutta la gestione della PA su cloud. Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, nel suo discorso agli Stati Generali, ha invece suggerito una PA sburocratizzata dove ogni dirigente e impiegato conosce i suoi compiti e non può più fare lo scaricabarile perché vi sono regole chiare e a favore del cittadino.

La transizione ecologica guarda alla riduzione drastica delle emissioni di gas clima-alteranti per rientrare nel Green Deal europeo. In tal senso va l’ecobonus al 110%, perché l’emergenza climatica è lì e i suoi effetti, lo abbiamo visto di recente al Nord Italia, non sono andati in lockdown con l’umanità. Il miglioramento della qualità nei centri urbani e la pulizia delle acque interne e marine sono altri obiettivi del piano.

La bellezza dell’Italia. Conte vorrebbe promuovere la bellezza del patrimonio culturale, storico e paesaggistico dell’Italia all’estero. Da questo punto di vista il governo lavora a un piano di rilancio del Turismo a livello internazionale e anche di supporto del Made in Italy e dell’esportazione dei prodotti fatti in Italia. Alcuni fondi sono già stati inseriti nei decreti di questi mesi.

Quindi l’inclusione sociale, ovvero riduzione delle disuguaglianze e della povertà. Il governatore Visco a tal proposito ha suggerito di occuparsi sul serio del Mezzogiorno, dove il 75% delle opere pubbliche sono irrealizzate. Ma Conte pensa anche all’istruzione e alla dispersione scolastica. Sempre il discorso di Visco suggerisce nell’ambito della scuola e dell’università di inserire un corpo docenti che sia più competente e motivato, perché insegnanti affetti da digital divide e non motivati non costruiranno il futuro dell’Italia.

Quindi la Sanità che avrà bisogno di essere massicciamente potenziata con la riapertura degli ospedali chiusi e l’assunzione di nuovi operatori sanitari, medici e infermieri.

Quello che Conte sogna di realizzare

Nei giorni scorsi Conte ha rilasciato una intervista a più quotidiani online di rilevanza nazionale, nella intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, Conte presentai suoi progetti infrastrutturali per il rilancio dell’Italia.

Conte pensa principalmente alle linee ferroviarie, egli vorrebbe che l’alta velocità collegasse Roma a: Pescara, Ancona e Genova. Vorrebbe anche che venisse potenziata la linea ferroviaria della Sicilia e ancora una doppia linea per il Sud e l’Adriatica da Pescara. Poi Sogna l’alta velocità da Reggio Calabria a Taranto “anche se non c’è convenienza dal punto di vista della remunerazione”.

Ponte sullo Stretto di Messina? Se ne parli dopo aver realizzato le infrastrutture di collegamento, fino ad allora: “è una fuga in avanti”.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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