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Euro Dollaro sotto Pressione dopo la BCE, mentre l’Inflazione USA Raffredda le Attese sulla FED

Da
Flavio Ferrara
Pubblicato: Dec 18, 2025, 17:49 GMT+00:00

Il cambio euro dollaro scende dopo che, come previsto, la BCE ha lasciato invariati i tassi di interesse, nonostante i dati USA sull’inflazione pesano sul dollaro statunitense.

euro dollaro

Il prezzo dell’euro dollaro torna a perdere terreno dopo un tentativo di recupero durato poche ore, in un contesto dominato da due eventi chiave: la decisione della Banca Centrale Europea di mantenere invariati i tassi di interesse e la pubblicazione di dati sull’inflazione statunitense più deboli del previsto. Il fiber riflette così una fase di assestamento, in cui il mercato sta ricalibrando le aspettative di politica monetaria su entrambe le sponde dell’Atlantico, con movimenti contenuti ma significativi sul piano direzionale.

Panoramica fondamentale

La BCE ha lasciato invariati, per la quarta riunione consecutiva, i tre principali tassi di riferimento. Il messaggio emerso dal Consiglio direttivo è stato coerente con l’impostazione degli ultimi mesi: nessun impegno preventivo su un percorso prestabilito dei tassi e massima dipendenza dai dati macroeconomici in arrivo. La BCE ha ribadito l’obiettivo di riportare l’inflazione stabilmente al 2% nel medio termine, sottolineando che le future decisioni saranno guidate dalle prospettive inflazionistiche, dalla dinamica dei prezzi sottostanti e dall’efficacia della trasmissione della politica monetaria.

Sul fronte statunitense, il dollaro statunitense ha mostrato segnali di indebolimento dopo la pubblicazione di un rapporto sull’inflazione inferiore alle attese. L’Indice dei Prezzi al Consumo è cresciuto del 2,7% su base annua a novembre, contro le attese del 3,1% e in rallentamento rispetto al 3% precedente. Anche l’inflazione Core, che esclude alimentari ed energia, è scesa al 2,6% annuo dal 3%, rafforzando l’idea che le pressioni sui prezzi negli Stati Uniti stiano progressivamente rientrando. Questo dato ha alimentato le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Federal Reserve nel corso del 2026, esercitando una pressione ribassista sul biglietto verde.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura, il prezzo del fiber quota 1,1722, in flessione dello 0,15%, inserito in un contesto di momentum ribassista. La pressione in vendita resta predominante, con gli orsi che stanno capitalizzando la falsa rottura del livello chiave 1,1800 e del livello annuale 1,1759, configurando un chiaro segnale di debolezza. Il primo obiettivo ribassista è ora rappresentato dal livello psicologico di 1,1700: una rottura decisa e confermata di tale area potrebbe aprire spazio a un’estensione del movimento verso il livello annuale 1,1655.

Un ritorno della pressione rialzista, allo stato attuale, potrà essere preso in considerazione solo in presenza di una chiusura convincente sopra il livello annuale 1,1759. In tal caso, il livello chiave 1,1800 tornerebbe a rappresentare il principale obiettivo LONG; una sua violazione aprirebbe la strada a un possibile allungo verso la resistenza in area 1,1820.

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Sull'Autore

Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.

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