Lavoro 2024, ovvero quali lavori sono ricercati entro i prossimi 5 anni? La tendenza è green e digital skill, con altre competenze avanzate.
Non vogliamo guardare alle professioni di un lontano futuro e cioè a quelle che svolgerà chi oggi si trova alle scuole superiori, ma vogliamo guardare alle professioni dell’imminente futuro, cioè a quelle che un appena laureato potrebbe ritrovarsi a svolgere dal 2021 al 2024.
Se c’è infatti un aspetto che a un maggior numero di imprenditori è chiaro anche in Italia, è che ora è giunto il momento di assumere gente che ha competenze elevate e specifiche.
Serve l’alta specializzazione, proprio quella che in Italia in molti ambiti tecnologici spesso non è sufficiente a coprire tutta la domanda.
Le parole chiave, potremmo dire, che vanno tenute a mente da chi è in cerca di lavoro sono note già da un po’ ed ora, forse, assumono un ruolo ancor più dominante al termine di un anno “pandemico”.
Tra il 2020 e il 2024 saranno richieste competenze green a circa 1,6 milioni di lavoratori con importanza intermedia e a 978 mila unità con importanza elevata.
Le imprese italiane, risulta ad Unioncamere, sono alla crescente ricerca di persone in grado di migliorare i processi industriali e aziendali per conformarli al nuovo imperativo della sostenibilità ambientale. Ma le industrie sono anche alla ricerca di chi sappia produrre i prodotti del futuro che dovranno essere a impronta zero.
Già nel 2019 erano aumentate le società “ecoinvestitrici”, che guideranno una parte importante della domanda di lavoro nel prossimo quinquennio.
Tra le figure ricercate: ingegneri civili, ingegneri energetici e meccanici, tecnici nella gestione dei cantieri edili, e i tecnici della sicurezza sul lavoro.
La competenze digitali sono una componente obbligata delle skill che una lavoratore e una lavoratrice dovrà possedere. Cosa servirà sapere usare?
Tecnologie internet, strumenti di comunicazione visiva e multimediale e competenze intermedie. Se passiamo ai livelli più alti (e-skill mix), allora si richiederà la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici, capacità di gestire soluzioni innovative.
Tra le figure ricercate: ingegneri biomedici e i bioingegneri, i matematici e statistici, analisti, tecnici programmatori, tecnici esperti in applicazioni o nella gestione delle reti.
Nei prossimi anni le professioni specialistiche e tecnici ed anche i dirigenti, rappresenteranno il 45% circa del fabbisogno secondo il Rapporto dei fabbisogno occupazionali e professionali in Italia pubblicato dal progetto Excelsior di UnionCamere.
Serviranno, secondo il rapporto, circa 603 mila unità nelle professioni specialistiche e 540 mila unità tecniche. Sempre tra il 2020 e il 2024 serviranno professioni commerciali e dei servizi per un totale di 462.500 unità secondo la stima.
Servono in particolare specialisti della formazione e della ricerca, servirà personale nelle professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita, serviranno figure qualificate nelle attività commerciali, professioni tecniche in attività organizzative, amministrative e finanziarie e commerciali. Serviranno specialisti in scienze umane e sociali e ancora professioni del campo STEM.
Secondo il rapporto avranno bisogno di un accresciuto numero di persone il settore della salute (tutta la filiera della saluta), formazione e cultura, servizi della pubblica amministrazione.
Trovare lavoro entro il 2024 significa studiare e se non lo si è fatto fino ad ora, bisognerà iniziare al più presto, perché la società diventa sempre più tecnologica e richiede anche in campi fino a pochi anni fa considerati “classici”, competenze nuove per rispondere alle nuove esigenze della società.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.