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La BCE dice stop agli acquisti da Dicembre. Bye bye QE!

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Armando Madeo
Aggiornato: Jun 14, 2018, 16:13 UTC

La fine del Quantitative Easing era stata già preannunciata giorni fa e non ha destato grosse preoccupazioni fra gli operatori di mercato. Cade l'euro nei confronti del dollaro statunitense arrivando a perdere quasi un punto e mezzo percentuale

Presidente BCE Mario Draghi

La Banca centrale europea ha annunciato che dal prossimo Ottobre gli acquisti netti di titoli caleranno al ritmo mensile di 15 miliardi di euro e che questa fase proseguirà fino a dicembre, concludendosi con quel mese. Contestualmente ha confermato che fino a Settembre (incluso) continuerà il Quantitative easing al ritmo di 30 miliardi di euro al mese.

Lo stock di titoli già acquistati verrà mantenuto, con acquisti dei bond giunti a scadenza, per un periodo che andrà oltre la fine degli acquisti netti fin quando sarà ritenuto necessario per garantire “condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”.

Parallelamente la Bce ha anche rimodulato le sue indicazioni prospettiche sui tassi di interesse, che sono stati nuovamente confermati: il tasso sulle operazioni marginali resta allo 0,25 per cento e il tasso sui depositi parcheggiato dalle banche resta al meno 0,40 per cento.

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi restino al livello attuale almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso per tutto il tempo necessario per assicurare che l’evoluzione dell’inflazione resti allienati con le attuali aspettative di aggiustamento” questo quanto dichiarato dalla BCE.

Questa invece la previsione di inflazione che ha portato alle dichiarazioni sopra citate

Come è possibile vedere le stime sono ferme al 1,7% ben lontane dal target prefissato dalla stessa BCE. C’è inoltre da dire ed è stato più volte ripetuto che addirittura l’aumento avutosi potrebbe essere dovuto più all’aumento dei prezzi del petrolio piuttosto che ad un reale aumento dell’inflazione “core“.

Nella consueta conferenza stampa Mario Draghi parla anche dell’ Italia, dello spread BTP/Bund e della crisi dell’azionario poi rientrata: ” Abbiamo visto un aumento dello spread dovuto all’incertezza politica delle scorse settimane” dice Draghi che poi aggiunge “lo spread BTP/Bund è sicuramente più alto rispetto al mese di Aprile, ma sicuramente è rientrato a livelli accettabili”. Sulle fluttuazioni dell’azionario poi dice: “Non c’è nessun rischio contagio da parte dell’Italia versus gli altri stati membri”.

Draghi spende anche parole di rafforzamento dell’immagine della euro: “L’euro è irreversibile”, e questo “perchè è forte, perchè la gente lo desidera e perchè non è nell’interesse di nessuno discutere della sua esistenza”.

Da più parti viene riconosciuto che Mario Draghi, con il suo atteggiamento da colomba, nonostante l’operazione dai falco, sia riuscito a tranquillizzare i mercati facendo passare la fine del QE per una cosa di cui non preoccuparsi. Il numero uno della BCE è inoltre riuscito facilmente a dribblare le numerose domande sull’Italia e sul fronte populista, dimostrandosi come sempre un grande stratega.

A chi poi accusava la Banca Centrale di aver diminuito gli acquisti sui titoli di stato italiani proprio dopo la formazione del governo giallo-verde, Draghi risponde: “Nello stesso periodo sono diminuiti anche gli acquisti dei titoli di stato di Austria, Francia e Belgio.  Inoltre, l’ammontare è stato comunque superiore al mese di marzo”. Nessuna ragione di natura politica, insomma. “Qui non ci sono complotti”, afferma il Presidente.

Resta comunque significativo vedere i livelli di tasso di interesse di FED e BCE messi a confronto ed inquadrati nel tempo. È possibile notare come la BCE nel pre 2015 aveva un tasso di interesse sui depositi pari al 2% che poi si è azzerato nel Q1 del 2016 ovvero quando la Fed ha aumentato di un quarto di punto percentuale.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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