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Ferrari: Presentati i Risultati del Primo Semestre 2018

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: Aug 2, 2018, 15:01 GMT+00:00

A pochi giorni dalla scomparsa di Sergio Marchionne, i risultati del primo semestre 2018 di Ferrari mostrano un utile netto di 160 milioni di euro e un EBITDA di 563 milioni di euro. Il cavallino rampante ha consegnato 2460 unità, il 5,6% in più rispetto al 2017 e si prepara a presentare i target per il 2022, considerati molto ambiziosi dal nuovo CEO.

Galleria Ferrari

Ferrari ha presentato i risultati di bilancio del primo semestre del 2018, aprendo l’incontro con un commosso ricordo di  Sergio Marchionne e del suo operato. Dopo un messaggio di cordoglio rivolto alla famiglia dell’ad, Ferrari ha ricordato l’importanza di proseguire nella strada già tracciata, realizzando la visione di Marchionne con immutata determinazione, ambizione e passione.

Si ricorda che dopo il peggioramento delle condizioni di salute dell’ad, il consiglio aveva nominato John Elkann presidente non esecutivo e Louis C. Camilleri direttore esecutivo e amministratore delegato con piene deleghe per tutelare la continuità operativa.

A emergere dal documento della gestione del primo semestre è innanzitutto un utile netto pari a 160 milioni di euro, con un aumento del 18% circa rispetto al medesimo periodo di riferimento nel 2017.  Il free cash flow industriale si attesta invece a quota 93 milioni di euro, mentre l’EBITDA è cresciuto del 10%, a 563 milioni di euro.

I ricavi netti sono stati invece pari a 906 milioni di euro, contro i 920 milioni dell’anno precedente, prevalentemente a causa dell’effetto dei cambi, mentre le consegne totali hanno sfiorato le 2460 unità, con un aumento di 131 unità, vale a dire il 5,6% in più.

Più nel dettaglio, i ricavi da automobili e parti di ricambio hanno raggiunto i 670 milioni, con un leggerissimo aumento dello 0,2% rispetto al 2017. I ricavi da sponsorizzazioni e proventi commerciali relativi al marchio sono stati quantificati in 127 milioni di euro, in aumento del 2,1% rispetto all’anno scorso.

A trainare la performance di Ferrari è stato l’incremento delle vendite dei modelli a 12 cilindri, mentre i modelli a 8 cilindri seguono l’andamento degli scorsi anni.

Geograficamente parlando, la regione Europa, Medio Oriente e Africa ha registrato un aumento pari a circa il 7,2% grazie alla ripresa del Medio Oriente, mentre Cina, Honk Kong e Taiwan sono cresciuti del 26,4% su base aggregata.

Il target per l’anno 2018 è stato confermato, con consegne stimate per oltre 9000 unità, supercar comprese, e ricavi netti superiori ai 3,4 miliardi di euro. L’EBITDA dovrà raggiungere 1,1 miliardi, mentre l’indebitamento industriale netto dovrebbe risultare inferiore ai 400 milioni a fine anno, esclusi potenziali riacquisti di azioni. Le spese in conto capitale invece dovrebbero ammontare a quota 550 milioni di euro.

I target fissati per il 2022 sono stati invece considerati dal nuovo CEO come molto ambiziosi. Ciò ha probabilmente compromesso le quotazioni del titolo, che ieri, 1 Agosto 2018, perdeva circa l’8%.

Gli analisti di Equita hanno parlato di un ottimo secondo semestre “oscurato” dalla definizione dei target per il 2022, ma hanno comunque confermato la raccomandazione di “buy” sulle azioni della società. Morgan Stanley e Mediobanca raccomandano invece cautela.

Occorrerà adesso attendere la presentazione del nuovo piano industriale fissata a settembre.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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