Dopo il prematuro addio di Marchionne, la giornata di oggi è stata caratterizzata da una terribile giostra per le quotazioni di FCA, Exor e Ferrari. La ripresa avvenuta nel corso della mattinata è stata nuovamente interrotta dalle dimissioni di Alfredo Altavilla, considerato il degno successore del manager che ha fatto la storia di Fiat. Al momento, FCA perde il 3%, ma gli analisti parlano di una successione all'insegna della “continuità”.
Come prevedibile, il mercato ha reagito con nervosismo al drammatico peggioramento dello stato di salute di Sergio Marchionne, il carismatico leader di FCA, le cui condizioni sono state definite “irreversibili”.
Al suo posto è subentrato Mike Manley, in precedenza a capo del brand Jeep. Louis Camilleri sarà invece l’amministratore delegato di Ferrari, presieduta da John Elkann.
Stamattina, Fca ha aperto con un -4,3% ed Exor con un -4% circa. Anche Ferrari ha ceduto più del 4,5%. Poco dopo l’apertura, tuttavia, le perdite per Fca si sono ridotte e sono scese a circa -3,41%, mentre Exor si è stabilizzato a -3,6%.
In generale, la borsa di Milano è stata caratterizzata da una contrazione di circa l’1.05%, mentre Parigi ha perso lo 0,4% e Francoforte lo 0,46%.
Nel complesso, il settore automobilistico è in calo in tutta Europa dopo la notizia del cambio di gestione di FCA, a cui si aggiunge la tensione per i dazi americani sui veicoli europei.
I titoli sono stati soggetti a pesanti balzi fino al primo pomeriggio: Nel corso della giornata di oggi, FCA è riuscita a recuperare dignitosamente, per poi crollare nuovamente. Alle ore 15:40, il titolo è in calo del 3%.
Un altro grave colpo alla quotazione è stato inferto dalla notizia delle dimissioni di Alfredo Altavilla, responsabile di FCA per l’area Emea. Il responsabile per l’Europa sarebbe stato a più riprese considerato come successore di Marchionne, per il passaggio di consegne previsto nel 2019.
La scelta potrebbe quindi derivare, stando alle indiscrezioni fino ad ora presentate dalla stampa, dalla decisione di far subentrare Mike Manley alla guida di FCA. A prescindere dalle ragioni delle dimissioni, che probabilmente verranno chiarite in un comunicato ufficiale nelle prossime ore, è certo che l’addio di Altavilla, radicato nel top management di FCA da vent’anni, abbia contribuito a schiacciare nuovamente i titoli della “galassia”.
Gli analisti di Equita ritengono però che questa successione sia in grado di garantire continuità ai business, considerando la scelta quantomeno “ragionevole”. Tuttavia, quanto fatto da Marchionne non sembrerebbe facilmente replicabile: il rischio è che l’uscita di Marchionne possa allontanare “il potenziale upside da M&A (Mergers and Acquisitions)” garantito invece dalle abilità di contrattazione di quest’ultimo. Sempre secondo il parere di Equita, a risentire particolarmente in questa fase potrebbe essere però le azioni di Ferrari, mentre il futuro di Cnh è ancora in bilico per via dell’incertezza sul nuovo CEO.
Non resta quindi che osservare le prime mosse di Manley, il quale, dopo le riunioni fissate per oggi e domani, dovrà realizzare il piano di investimenti 2018-2022 per 45 miliardi di euro, così da spingere sul rinnovamento dei prodotti, che assorbirà circa i 30% delle spese totali, e sulla creazione di nuovi prodotti, per il 20%.
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Intanto, mercoledì 25 Luglio, dopo aver approvato i conti semestrali, verrà avviata una call conference con gli analisti a cui parteciperà anche il responsabile finanziario. Il Presidente John Elkann ha già inviato una nota ai dipendenti di FCA, esortandoli a sostenere i progetti del nuovo leader, caratterizzati da una continuità operativa rispetto a quelli posti in essere da Sergio Marchionne.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.