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Crisi di governo. Giuseppe Conte si dimette presentandosi da Mattarella

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Aug 20, 2019, 15:24 UTC

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenta al Senato della Repubblica per leggere il suo ultimo discorso da Premier. Prima però saluta ad uno

Crisi di governo

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenta al Senato della Repubblica per leggere il suo ultimo discorso da Premier. Prima però saluta ad uno ad uno i ministri della Lega Nord e a Matteo Salvini proferisce delle parole nell’orecchio.

“Siamo al cospetto di una decisione oggettivamente grave che comporta conseguenze molto rilevanti per la vita politica, economica e sociale del Paese. La scelta della Lega di tornare alle urne la reputo oggettivamente grave.”

Queste le prime parole di Conte, parlando avendo proprio accanto a sé il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

“Questa crisi viene a interrompere prematuramente una azione di governo che procedeva operosamente e che già nel primo anno aveva realizzato molti risultati.” Prosegue Conte, che passa subito ad elencare i gravi rischi a cui questa crisi politica espone il Paese.

“Una crisi in pieno agosto comporta potenzialmente elezioni anticipate in autunno, considerando i tempi costituzionalmente necessari per la convocazione delle nuove camere e per la formazione del nuovo Governo, il rischio di ritrovarsi in esercizio finanziario provvisorio è altamente probabile.”

Conte fa presente anche come l’Italia si ritroverebbe sguarnita di difese in una situazione internazionale non certo favorevole, fa presente che il rischio di speculazione finanziaria è alto e ricorda che l’Italia rischia l’aumento consistente dell’IVA.

Riferendosi al dialogo con l’Unione europea, Conte ricorda che la crisi interviene “in un momento delicato dell’interlocuzione con le istituzioni europee”. Dopo le elezioni politiche di maggio 2019, infatti, si sta per avviare la legislatura e sono in corso le trattative per le nomine dei commissari europei e di altre delicate posizioni. “L’Italia corre il rischio di partecipare a questa trattativa – per le nomine dei Commissari – in condizione di oggettiva debolezza.”

“Per questa via, il ministro dell’Interno ha mostrato di perseguire motivi personali e di partito” queste parole forti, pronunciate mentre Salvini era lì accanto, hanno suscitato i malumori della Lega Nord, i quali hanno smesso di mormorare solo dopo che con eloquenti gesti Salvini ha chiesto loro di fare silenzio, perché ci avrebbe pensato poi lui dopo.

Una totale mancanza di responsabilità nei confronti del Paese

Così bolla la scelta di Salvini il premier Conte, coma una totale mancanza di responsabilità nei confronti delle necessità del Paese.

“Le scelte compiute in questi giorni dal ministro dell’Interno rilevano scarsa sensibilità istituzionale e grave carenza di cultura costituzionale.”

“Non abbiamo bisogno di persone e uomini con pieni poteri, ma che abbiano cultura istituzionale e senso di responsabilità.”

L’ultimo affondo per Salvini è personale e riguarda il confronto con l’Unione europea:

“In coincidenza dei più importanti Consigli europei non sei riuscito a contenere la foga comunicativa creando un controcanto politico che ha generato confusione.”

Le ultime parole il Presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte le riserva alla sua esperienza sin qui maturata:

“Questa esperienza mi lascia una grande verità. Mi ha arricchito enormemente. Mi ha trasmesso grande fiducia per il futuro del Paese.”

Tutto nelle mani del Presidente della Repubblica

Ora è tutto nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dove Conte si sta recando per consegnare le sue dimissioni.

Spetta al Presidente della Repubblica, come prevede la Costituzione Italiana, guidare il Paese in questo passaggio delicato come lo stesso Conte ha affermato al termine del discorso che segna l’epilogo della crisi di governo.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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