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Crisi di Governo in Italia. Le conseguenze economiche per il Paese

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 11, 2019, 07:25 UTC

Crisi di Governo in Italia. Quali le conseguenze economiche per il Paese? Legge di bilancio, l'Iva e l'esercizio provvisorio di bilancio: i rischi che ci toccano da vicino.

crisi di governo in Italia

L’Italia alle prese con l’ennesima crisi di governo quindi, cercata e sperata sin dall’inizio dalle forze politiche di opposizione ora si è materializzata a causa del contrasto tra M5S e Lega Nord sulla Tav.

E’ crisi politica, l’ennesima certo, ma quali le possibili conseguenze economiche per il sistema Italia? Analizziamole tutte da vicino, perché non sono per nulla distanti dai nostri interessi personali.

Anzitutto lo spread

Appena annunciata la crisi di governo, con l’intenzione da parte della Lega di presentare mozione di sfiducia in Senato al suo stesso presidente del Consiglio, lo spread BTP Italia – Bund tedeschi a 10 anni si innalzava velocemente fino a raggiungere i 241 punti base.

Una crescita netta se si pensa che l’8 agosto lo spread, già in fase di risalita, passava da 210 a 240 punti base quasi istantaneamente.

Non sono solo numeri, l’Italia rischia di pagare un miliardo di interessi in più ai possessori di titoli di stato, andando a gravare ulteriormente sulle non rosee condizioni del bilancio economico nazionale.

Purtroppo lo spread è destinato a salire, perché tra mozione di sfiducia al governo, probabili elezioni a ottobre e prospettiva di un esercizio provvisorio di bilancio se non si dovesse approvare il def entro il 31 dicembre, sono tutti fattori che getteranno i mercati in apprensione.

La legge di bilancio

La crisi di governo in Italia in un periodo dell’anno in cui le camere vanno in vacanza, ma subito dopo inizia la lunga maratona verso l’approvazione della legge di bilancio con cui lo Stato approva le spese per l’anno successivo.

Quale governo ora si occuperà di preparare la legge di bilancio per poi portarla in parlamento per l’approvazione? E quale maggioranza sarà disposta a votarla in parlamento?

Con molta probabilità la legge di bilancio sarà affidata al nuovo governo, quello che uscirà dalle elezioni politiche che, forse, si svolgeranno il 27 ottobre prossimo.

Riuscirà il nuovo governo nell’impresa di varare la legge di bilancio in tempo, per scongiurare l’esercizio provvisorio di bilancio?

I tempi sono stretti, perché se si votasse davvero il 27 ottobre, da quella data ci vorranno circa due settimane per formare il nuovo Governo e convocare le camere per dare la fiducia al nuovo Governo.

Il nuovo Governo potrebbe quindi nascere a metà novembre e avrebbe appena un mese e mezzo per occuparsi della legge di bilancio.

Le tappe del Def e il giudizio della Commissione Ue

Non dimentichiamoci che il Def di ogni Paese europeo deve essere inviato alla Commissione Ue, la quale ha per statuto il compito di verificare che la politica economica dei Paesi membri sia in linea con le regole del Trattato europeo.

Il 27 settembre il Governo per gli affari correnti dovrà approvare la nota di aggiornamento al Def da presentare al Parlamento per l’approvazione.

Il 15 ottobre il Governo dovrà inviare alla Commissione europea il Draft budgetary plan. La Commissione UE la esaminerà e in due settimane dovrà far conoscere il suo giudizio.

20 ottobre. Varo della legge di bilancio con ddl del Governo.

30 novembre, arriva il giudizio della Commissione Ue con l’eventuale richiesta di correggere la manovra economica.

Chi condurrà quindi queste delicate fasi?

L’Iva

Molti fattori potrebbe impedire al nuovo governo di approvare in tempo la nuova manovra economica e se l’esercizio provvisorio di bilancio dovesse diventare realtà, ebbene prepariamoci a pagare più Iva in fase di acquisto di beni e servizi.

Già perché senza manovra economica che stabilisce per legge le copertura che ci salvano dall’aumento dell’Iva, con l’esercizio provvisorio le mani sono legate e l’Iva aumenterà.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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