Con il mercato azionario cinese in territorio ribassista ed a un minimo di due anni e segni che il settore manifatturiero europeo si sta indebolendo, se Pechino e l'Unione europea volessero avventarsi e combattere una lunga guerra commerciale, allora fate pure.
Martedì, in apertura, le azioni si sono mosse in rialzo, in quanto gli investitori hanno ignorato le preoccupazioni per una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali in Cina, Messico, Canada e Unione Europea. Bene, almeno questo è quello che dicono i titoli.
Qualsiasi trader esperto dovrebbe sapere che la sessione di trading prima della festa degli Stati Uniti del 4 luglio, o del resto come l’ultima sessione di trading prima di Natale e Capodanno è notoriamente famosa per un volume medio ben inferiore alla media. E il volume basso di solito significa che, come in un campo minato, i mercati sono pieni di pericoli sotto forma di trappole per tori e orsi.
I trader sul momentum dovrebbero essere consapevoli di questo fenomeno perché possono essere implacabili. Quindi, oggi, stai attento a comprare la forza e vendere la debolezza. Tutto ciò che serve è un brutto giorno di trading che si trasformi in un investimento a lungo termine.
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Con i mercati statunitensi ad una notevole distanza dai loro massimi storici e il Shanghai Composite che ha toccato un minimo di due anni entrando in un mercato ribassista. Penso che il punteggio riguardante le “controversie commerciali” mostri la vittoria degli Stati Uniti finora. Ma ci possono essere casualità da entrambe le parti prima che sia tutto finito, quindi perché mantenere questo punteggio, soprattutto, con la scadenza del 6 luglio che incombe, con un ulteriore 25 percento di dazi dagli Stati Uniti per un valore di 34 miliardi di $ sui beni cinesi da più di 800 categorie di prodotti.
Finora ho visto molti analisti dire ad un certo presidente Trump di essere un bullo, ma finora i grandi soldi continuano a fluire verso il dollaro statunitense e il denaro conta più delle parole. Segui sempre i soldi.
Notare l’uso del termine “controversia commerciale”. Siamo a rischio di una vera e propria guerra commerciale, ma questa non è una guerra. E quale momento migliore per iniziare una controversia commerciale quando, con la maggior parte delle misure adottate, l’economia degli Stati Uniti si sta muovendo ed il mercato azionario sta registrando un notevole miglioramento nonostante le crescenti tensioni protezionistiche tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali.
Prendiamo ad esempio il rilascio di ieri dell’ultimo sondaggio degli Stati Uniti sull’indice ISM manifatturiero. Ha dimostrato che gli Stati Uniti hanno ampliato il proprio vantaggio sull’economia del resto del mondo a giugno. L’indice ISM manifatturiero è salito a 60,2 per il mese di giugno, rispetto ai 58,7 precedenti. Gli economisti si aspettavano una lettura al di sotto dei 58.2.
Confronta il rapporto degli Stati Uniti con i dati IHS Markit rilasciati lunedì che hanno confermato il forte rallentamento del settore manifatturiero europeo nei primi sei mesi dell’anno.
Sostanzialmente, la forza dell’indice ISM Manifatturiero di giugno mostrava chiaramente che almeno per ora la forza dell’economia nazionale americana compensava eventuali crescenti preoccupazioni sulla politica commerciale.
Con il mercato azionario cinese in territorio ribassista ed a un minimo di due anni e segni che il settore manifatturiero europeo si sta indebolendo, se Pechino e l’Unione europea volessero avventarsi e combattere una lunga guerra commerciale, allora fate pure.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.