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Bitcoin Halving, mancano 13 giorni: futuro di piccoli miner e del prezzo

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Apr 29, 2020, 08:16 UTC

Al Bitcoin Halving mancano soltanto 13 giorni, quale futuro si prospetta per i piccoli miner? E quale sarà il prezzo del bitcoin dopo il dimezzamento, davvero salirà?

Bitcoin major criptovalute

Non manca molto al Bitcoin block reward halving, o meglio noto come bitcoin halving, od ancora halving di bitcoin. Dal momento della pubblicazione di questo articolo, mercoledì 29 aprile, mancano solo 13 giorni al dimezzamento della remunerazione che i miner riceveranno per compiere il loro lavoro sulla rete del protocollo Bitcoin.

Quello che accade è molto semplice, la remunerazione attuale di 12,5 bitcoin per ciascun blocco generato dal miner passerà a 6,25 bitcoin. Si tratta del terzo halving da quando il 3 gennaio del 2009 Satoshi Nakamoto ha dato il via al sistema elettronico di pagamenti con il blocco di genesi.

Il dimezzamento è previsto ogni 210 mila blocchi, che da un punto di vista temporale corrispondono in circa 4 anni, ma tecnicamente bisogna guardare il numero di blocchi: è quello che conta.

Ora in tanti si domandano ma cosa accadrà dopo l’halving di bitcoin? La risposta è semplice, il sistema continuerà ad esistere come prima e continuerà a svolgere la sua funzione di mezzo di pagamento elettronico basato sul metodo del consenso PoW (prova di lavoro).

Tuttavia qualcosa cambia e in particolare per i miner, i quali si vedranno dimezzato il compenso. Ma anche il prezzo del bitcoin è atteso variare. Proviamo a fornire qualche dato e qualche riflessione utile per orientarsi, partiamo dai miner.

Bitcoin Halving e i piccoli miner

Non c’è dubbio che i piccoli miner verranno “spazzati via” dal prossimo halving ma questo loro lo sanno. I miner sono consapevoli che la loro attività è soggetta in linea generale all’aumento della difficoltà (difficulty) ogni due settimane circa e al dimezzamento ogni 210 mila blocchi: da qui non si sfugge, sono le regole.

Sotto il profilo degli investimenti fatti, o da fare, si aprono delle questioni interessanti, perché il piccolo miner che ha la sua attrezzatura in una stanza ricavata in casa o in cantina o nel garage di casa, per quanto in questi anni abbia saputo giocare bene le sue carte e saputo investire al momento giusto, potrebbe ora non riuscire a sostenere un ulteriore investimento che in realtà avrebbe già dovuto fare.

I piccoli verranno tagliati fuori e il discorso vale anche per chi investe nel mining di bitcoin attraverso le cloud mining.

Resisteranno quindi i miner più grandi, quelli con maggiori risorse economiche. Certo si apre un discorso di accentramento, ma non è questa la sede appropriata per discuterne.

I grandi miner resisteranno, ma a che prezzo?

Il prezzo di bitcoin dopo l’halving

Molto interessante osservare il grafico proposto dal sito web bitcoinblockhalf.com dedicato alle performance del prezzo di bitcoin dopo ogni dimezzamento.

In effetti dopo ogni halving, nell’anno e mezzo successivo circa, si è verificato un notevole apprezzamento del valore del BTC.

L’halving del 2012 ha portato il prezzo della criptovaluta a 1.000 USD circa nel dicembre 2013, mentre l’halving di giugno 2016 ha portato il valore a circa 20.000 USD nel dicembre del 2017.

Sembra quasi una costante vero? Dopo l’halving, a dicembre dell’anno successivo si raggiunge un picco storico.

Tutti la raccontano così e forse proprio di ciò ci dovremmo preoccupare, grandi miner compresi che sperano nell’apprezzamento consistente per rientrare degli investimenti e guadagnare.

Ma non dimentichiamoci della catastrofica crisi economica generata dal nuovo coronavirus, perché in milioni hanno perduto il lavoro e non saranno pronti a fare acquisti come avvenuto, ad esempio, nel 2017 anno di eccellente ripresa dell’economia mondiale (+3,14% secondo worldometers).

Questa volta sarà il caso di non vendersi casa per comprare BTC come alcuni hanno fatto in giro per il mondo. Investire bilanciando bene il portafoglio, invece, sapendo che le criptovalute sono puramente speculative.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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