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BCE potrebbe agire su aumento prematuro rendimenti titoli di Stato

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 8, 2021, 09:09 UTC

La BCE potrebbe agire sull'aumento prematuro dei rendimenti di titoli di Stato per evitare che l'inflazione abbia effetti prematuri sull'euro zona.

BCE

Mentre si attende la pubblicazione delle minute della Banca centrale europea (BCE), il governatore della banca centrale dei Paesi Bassi, Klaas Knot, membro del Consiglio direttivo della BCE, a Cnbc ha affermato che l’Eurotower non vuole un aumento prematuro dei rendimenti dei titoli di Stato. Per questo motivo la BCE potrebbe agire per risolvere questo problema nel caso si dovesse rendere necessario.

Secondo Knot, la BCE potrebbe anticipare gli acquisti di obbligazioni operando all’interno del Programma pandemico di emergenza, nel caso in cui i rendimenti di altre regioni (intendendo i Treasury degli USA in particolare) dovessero influenzare la zona euro.

Klaas Knot ha infatti affermato che se l’aumento dei rendimenti obbligazionari dovesse essere dovuto a migliori prospettive di crescita e inflazione, allora è del tutto positivo il loro aumento, ma se dovesse essere dovuto a ricadute provenienti da diverse regioni del mondo, penso che sia del tutto legittimo per noi anticipare temporaneamente alcuni acquisti.

Evitare aumenti prematuri

Il governatore della banca centrale olandese, a nome della BCE, riferisce che non si vuole che l’aumento dei rendimenti obbligazionari abbia un effetto prematuro sulla reale ripresa economica dell’Unione Europea e sulla zona euro in particolare.

Gli acquisti di titoli di Stato della BCE

Negli ultimi due mesi la BCE ha acquistato 20,5 miliardi di euro di Btp Italia nell’ambito del Programma di acquisti di emergenza pandemica (Pepp), mentre nei due mesi precedenti aveva comprato 18,14 miliardi di euro di Btp. La somma dei titoli italiani comprati nell’ambito del Pepp è di 156,81 miliardi di euro.

Ma la BCE non ha comprato solo titoli di Stato italiani, negli ultimi due mesi ha comprato 31,76 miliardi di euro di Bund tedeschi per un totale di 220,51 miliardi, ha comprato titoli di Stato francesi per 24,63 miliardi per un totale di 158,23 miliardi ed ha comprato 14,38 miliardi di Bonos spagnoli per un totale di 104,22 miliardi di euro (Dati: Il Sole 24 Ore).

La BCE a inizio marzo aveva deciso di accelerare l’acquisto di titoli di Stato dei Paesi europei all’intero del programma Pepp. Non una espansione di quest’ultimo, ma un uso più celere dei fondi previsti all’interno di quel piano.

L’obiettivo è mantenere bassi i costi di indebitamento per i governi dell’area dell’euro e favorire la ripresa dell’economia reale, che in Europa appare allontanarsi in questo primo semestre, a causa di una terza ondata più dura di quanto si pensasse e con una campagna vaccinale che stenta veramente a decollare, tra ritardi e vaccini che in alcuni rari casi mettono a rischio la vita delle persone.

Ottimismo su operato della BCE

Un recente sondaggio di Assiom Forex e Il Sole 24 Ore, ha chiesto agli operatori di mercato il loro parere sull’operato della BCE.

Questi nel 78% dei casi ritengono che l’Eurotower abbia tutta la capacità di impedire che eventuali fiammate dell’inflazione possano avere effetti negativi e portare ad un restringimento delle condizioni di finanziamento.

Gli operatori, infatti, credono che l’aumento dell’inflazione sia in realtà passeggera.

Un 22% ritiene che sarà difficile frenare il rialzo dei rendimento, e che potrebbe invece accelerare nel lungo periodo.

Spread Btp Italia – Bund tedesco a 10 anni

Il differenziale tra il Btp Italia e il Bund tedesco a 10 anni è a 99,9 punti, in discesa rispetto alla precedente chiusura (100,7 punti) del -0,79%.

Da inizio anno la variazione si attesta quindi a -14,27%.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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