Il cambio euro dollaro si mantiene stabile dopo la ripresa di lunedì sotto 1,1700, nonostante l'aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea.
Il prezzo dell’euro dollaro cerca di mantenere i guadagni raggiunti lunedì, mantenendosi stabile sotto 1,1700 durante la sessione europea di martedì. Il fiber continua a beneficiarsi della correzione al ribasso del dollaro statunitense, a seguito di una nuova escalation delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sollevato nuove preoccupazioni quando ha proposto un aumento delle tariffe base, portandole dal 10% precedentemente negoziato a un intervallo tra il 15% e il 20%. Inoltre, ha mostrato riluttanza a ridurre l’imposta del 25% sulle automobili, provocando un’accelerazione dei piani di ritorsione da parte dell’Unione Europea. La Germania, inizialmente più cauta, ha iniziato a unirsi alla Francia e ad altri membri dell’UE che spingono per una posizione più dura.
A livello europeo, gli investitori del fiber sono in attesa della decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, prevista per giovedì. Sebbene sia ampiamente previsto che la BCE manterrà invariati i tassi di interesse chiave, gli operatori guarderanno con attenzione la dichiarazione della BCE e la conferenza stampa della presidente Christine Lagarde per eventuali indicazioni riguardo le prospettive sui tassi per il resto dell’anno. Eventuali segnali di rallentamento della politica monetaria o indicazioni su future misure stimolative potrebbero influenzare la direzione dell’euro dollaro.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, gli operatori di mercato sembrano piuttosto sicuri che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse invariati nell’attuale intervallo tra il 4,25% e il 4,50% nella riunione di politica monetaria della prossima settimana. La FED, come la BCE, è attenta alle dinamiche economiche globali e alle incertezze derivanti dalle politiche commerciali internazionali.
Attualmente il prezzo del fiber quota 1,1688, in lieve calo dello 0,06%. Nonostante il ritracciamento, i tori mantengono saldamente il controllo del mercato, cercando al contempo di consolidare i guadagni accumulati negli ultimi due giorni, che hanno spinto il cambio al di sopra del livello annuale 1,1655, segnando un chiaro break-out rialzista. Se il consolidamento dovesse confermarsi e l’euro dollaro riuscisse a superare con decisione la soglia tecnica di 1,1700, si aprirebbe la strada per un rapido movimento verso il successivo livello annuale 1,1759.
Tuttavia, va considerata anche l’eventualità di un ritorno della pressione ribassista: un rientro del prezzo sotto quota 1,1655 invaliderebbe il break-out, aprendo la porta a una possibile discesa verso l’area di supporto a 1,1600.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.